Home Cronaca I risultati del Referendum sulle trivelle: niente quorum e niente cambia

I risultati del Referendum sulle trivelle: niente quorum e niente cambia

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NAPOLI – Solo un Italiano su tre si è recato alle urne ieri per votare e partecipare al Referendum sulle trivelle. Circa il 32% degli elettori. Pertanto il quorum non è stato raggiunto. Sebbene sul campione di votanti la maggioranza abbia votato per il Sì allo smantellamento delle trivelle a fine concessione (intorno al 76%), niente cambierà.

La Regione italiana che ha registrato la più alta affluenza di votanti è stata la Basilicata che, con il suo 50,5%, è stata anche l’unica a superare nel suo piccolo il quorum. Il picco più basso c’è stato nel Trentino Alto Adige, probabilmente perché poco interessata come Regione all’argomento. Scarsa invece la partecipazione in Campania e in Calabria dove pochi hanno votato, nonostante siano terre di mare. Insomma, ha vinto l’astensione. Ha vinto il No.

Oggi i commenti del Premier e di altre personalità. Com’era prevedibile che fosse, ognuno ha tirato l’acqua al proprio mulino. Fra amarezza e soddisfazione.

Dal suo blog Beppe Grillo ha scritto in un post: Grazie agli oltre 15 milioni di cittadini che hanno detto SI alla democrazia ed un futuro con mari puliti, energie rinnovabili, efficienza energetica e turismo sostenibile! Sono tantissimi e hanno combattuto una battaglia da eroi della democrazia”.

Matteo Renzi ha commentato invece con queste parole l’esito delle votazioni: Ha vinto chi lavora nelle piattaforme. Levo simbolicamente i calici con loro, con le undicimila persone che avrebbero rischiato il posto di lavoro, per i quali abbiamo lavorato e proposto l’astensione ai cittadini. Il presidente del Consiglio deve stare là dove si rischia il posto di lavoro”. Tuttavia: “massimo rispetto per tutti gli italiani andati al voto, comunque essi abbiano votato. Chi vota non perde mai”.

Con nota polemica ha aggiunto solo: “Ha perso chi ha voluto la conta a tutti i costi. È stato un referendum che si poteva evitare. È stato inutile buttare via 300 milioni di euro per questo referendum, quando la prima cosa che viene chiesta alle Regioni è di abbattere le code per la sanità. Con quella cifra avremmo potuto acquistare 350 nuove carrozze per il trasporto pendolare”. Concludendo: Ora dobbiamo lavorare tutti insieme, dalla stessa parte, e fare dell’Italia il Paese più verde d’Europa”.

Di Valentina Mazzella

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