Home Cultura L’antica Betlemme a San Paolo Bel Sito: la tradizione del presepe vivente

L’antica Betlemme a San Paolo Bel Sito: la tradizione del presepe vivente

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Napoli – Quello di quest’anno è stato un Natale particolare per il presepe. Si è visto nei vari aggiornamenti di cronaca. È stato il Natale in cui il presepe è stato portato a spasso ed esibito sottobraccio da Matteo Salvini per rivendicarne il valore come tratto distintivo della cultura nostrana. Per la città di Eduardo è stato soprattutto il primo Natale anche senza Luca De Filippo: a un mese dalla scomparsa del Nennillo, ancora risuonano nelle orecchie dei napoletani le celebri parole di Luca Cupiello a lui rivolte con tono perentorio: “Te piace ‘o presepe?”.

Ecco dunque che Napoli e provincia non si sono lasciate scoraggiare. La tradizione è stata con orgoglio portata avanti anche quest’anno, in svariati modi e un po’ dappertutto. Non solo i pregiati personaggi artigianali di San Gregorio Armeno, la nota strada di Napoli in cui è Natale tutto l’anno. È stato un elettrizzante esempio della tradizione anche il presepe vivente allestito, con accesso gratuito, nel comune di San Paolo Bel Sito, nel nolano, il 25 e il 26 dicembre dalle 19:00 alle 23:00 di sera. Si è trattato della sesta edizione dell’evento organizzato dalla locale parrocchia di San Paolo Eremita e S.S. Epifania con grande soddisfazione di don Fernando Russo e di quella parte del paese che, con cura ed entusiasmo, ha provveduto alla cura delle scenografie.

Costumi semplici, ma d’effetto, attrezzi e oggetti antichi, paglia per terra lungo tutto il percorso, dei drappi affissi alle pareti per nascondere le moderne saracinesche, asinelli, pecorelle e bue veri, botteghe e abitazioni presepiali ricavate dagli ingressi di datati cortili di paese e tanti altri innumerevoli accorgimenti: sono stati gli espedienti per i quali i numerosi visitatori accorsi, passeggiando per San Paolo Bel Sito, hanno davvero avuto l’impressione di percorrere le vie di un’antica Betlemme.

Al pubblico sono stati offerti anche molteplici assaggi gastronomici: dalla polenta alla ricotta, dalla frutta fresca alle polpette, dalle frittelle alle caldarroste, dal pane e olio a delle bruschette col sugo, dalle fette biscottate col miele alla pasta e fagioli, dalle caramelle ai popcorn per i più piccoli.

Ciò che ha coronato all’apice l’atmosfera, assieme alle delicate musiche di sottofondo, sono state però la cordialità e il calore dei figuranti grazie ai quali per i visitatori il presepe vivente di San Paolo Bel Sito è stato davvero un’esperienza magica e da ripetere l’anno venturo.

Di Valentina Mazzella

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