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NON E’QUI LA FESTA

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Napoli – Il Napoli batta anche la Spal e fa sei su sei; diciotto punti su diciotto a disposizione e primato in classifica in condivisione con la Juventus che ha travolto il Torino nel derby.Mai gli azzurri erano riusciti a vincere sempre nelle prime sei partite del campionato. Un record.
Napoli primo anche nei gol segnati, ben 22, praticamente la media di tre e mezzo a partita.
Gli uomini di Sarri hanno infine dato prova di grande forza, riuscendo a portare a casa una partita difficile non tanto per la qualità in valore assolto dell’avversario, ma per la sua organizzazione difensiva, con undici uomini dietro la linea della palla.
Si giocava inoltre dopo soli tre giorni dalla vittoriosa trasferta all’Olimpico conto la Lazio. Il rischio di un calo mentale e fisico c’era.
E invece altra importante vittoria.
E allora Napoli, è qui la festa?
Purtroppo no. Dopo un brevissimo spezzone di partita giocato, Milik si accascia al suolo. Tutti in piedi, Mertens con le mani fra i capelli, De Nicola e il suo staff in campo solo per aiutare l’attaccante ad uscire. Nell’aria la sensazione di un grave infortunio.
Sensazione confermata in meno di ventiquattro ore.
Un tweet del Napoli apre infatti alla possibilità della rottura del legamento crociato del ginocchio destro per il polacco, a quasi un anno di distanza dallo stesso infortunio, all’altro arto, patito con la Polonia.
Così il Napoli: “Dagli esami effettuati alla clinica Pineta Grande, per Milik è emersa la possibilità di una soluzione chirurgica. Milik sarà valutato domani a Villa Stuart dal professor Mariani”.
Dispiace per il ragazzo che da poco aveva ritrovato confidenza col gol.
Dispiace meno per il Napoli che ormai ha designato Mertens con centravanti titolare.
In attesa di conoscere i tempi di recupero di Milik, la strategia ottimale è naturalmente quella di arrivare a gennaio con la stessa rosa, senza nemmeno pensare ad eventuali svincolati. Poi si vedrà.
In quel ruolo il belga è già un top e, se deve rifiatare, c’è Callejon, che da punta centrale a Ferrara, in dieci minuti, ha guadagnato due punizioni e ha smistano tre ottime palle. A destra giocherebbero Ounas o Giaccherini.
Insomma, l’infortunio del polacco fa meno male al Napoli di quello dello scorso anno.
Al netto dello crude considerazioni “di campo”, vicinanza e solidarietà a Milik, calcisticamente poco fortunato.
I polacchi riassumono in un unica parola powodzenia il concetto insito nel nostro “in bocca al lupo”.

E allora Powodzenia Arkadiusz!

di Mario Civitaquale

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