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Nuove speranze per i tre napoletani in Messico, per gli investigatori sono vivi

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Napoli – oggi, nell’incontro alla Farnesina a cui ha preso parte l’avvocato Claudio Falletti, è emersa una verità nuova rispetto alla sparizione dei napoletani in Messico: “Per le autorità messicane i nostri connazionali sono vivi e l’attività investigativa si sta muovendo in questa direzione“.

“La missione – ha riferito l’avvocato delle famiglie degli scomparsi, Russo e Cimmino – si è svolta su tre livelli: politico, giudiziario e investigativo. Amendola ha prima incontrato il suo omologo messicano, poi ha avuto contatti con la procura di Guadalajara e con il vice governatore dello stato di Jalisco. Noi – ha detto ancora l’avvocato Falleti – dopo oltre 60 giorni di buio, chiediamo al nostro ministero dell’Interno che si attivi per ottenere l’invio di investigatori italiani sul posto”.

 NELLE MANI DI UN CARTELLO COME L’ISIS

“Il sottosegretario ha portato un messaggio forte in Messico: ‘Ci teniamo ai nostri connazionali e bisogna agire celermente’, ma i risultati continuano a tardare e l’angoscia cresce” ha chiuso l’avvocato. Insieme a Falleti hanno presenziato il figlio di Raffaele Russo, Francesco. Degli scomparsi non si ha più alcuna traccia dal 31 gennaio. L’incontro è stato voluto per fare il punto della situazione relativamente alla missione della scorsa settimana in centro Ame5rica della delegazione italiana guidata dal sottosegretario agli Esteri Enzo Amendola.

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