CINEMA – Oggi il mondo del cinema e del teatro dicono addio a una grandissima artista. Si è spenta a Londra l’attrice britannica Maggie Smith. Aveva 89 anni. A dicembre ne avrebbe compiuti 90. Più di settanta erano, invece, gli anni di carriera alle spalle. Ne hanno dato il triste annuncio i figli Chris Larkin e Toby Stephens. Si legge: «È con grande tristezza che dobbiamo annunciare la scomparsa di Dame Maggie Smith. È morta pacificamente in ospedale questa mattina presto, venerdì 27 settembre».
L’attrice è nota al più vasto pubblico internazionale soprattutto per aver interpretato la memorabile professoressa Minerva McGranitt nella saga di Harry Potter e la contessa Violet in “Downton Abbey”. Il fandom del maghetto di Hogwarts, al momento, si sta stringendo in lacrime per un’artista che sul grande schermo ha accompagnato generazioni di spettatori, regalando ricordi d’infanzia preziosi. I fan stanno celebrando la sua memoria condividendo gli spezzoni più iconici del suo personaggio ormai immortale.
Maggie Smith è nata a Ilford (Essex) nel 1934 e ha studiato recitazione fin dai tempi della scuola. Ha debuttato da giovane nei teatri di Oxford, la città in cui è cresciuta. Ha fatto parte delle compagnie britanniche più prestigiose di sempre, come la National Theatre Company diretta da Sir Laurence Olivier. Inoltre ha interpretato moltissimi ruoli shakespeariani.
Approdò al cinema nel 1956 con una parte non accreditata nel film “Child in the house”. Negli anni Sessanta inizia ad affermarsi fino al ruolo per il quale si è aggiudicata il suo primo premio Oscar nel 1970: la protagonista de “La strana voglia di Jean”. Riconoscimento come miglior attrice. Dopo nove anni arriva il suo secondo Oscar per “California Suite”. Questa volta come miglior attrice non protagonista, ma ormai il suo nome è garanzia.
Nel tempo Maggie Smith ha ricevuto, infatti, anche otto premi Bafta, altre quattro nomination agli Oscar per le sue interpretazioni rispettivamente in “Otello” di Olivier (1965), “In viaggio con la zia” (1972), “Camera con vista” (1985) e “Gosford Park” (2001). Un vero lutto per la recitazione. Un esempio di talento e professionalità che lascia un vuoto profondo nel mondo della settima arte.
Di Valentina Mazzella