RAGUSA – Sarebbero gli esiti degli esami di laboratorio sui frammenti di pelle trovati sotto le unghie del piccolo Loris e altri indizi trovati in casa Stival ad indurre gli inquirenti a vagliare il provvedimento di fermo per gravi indizi di colpevolezza che potrebbe essere spiccato nelle prossime ore a carico di Veronica Panarello, la 25enne casalinga madre del bimbo di 8 anni ammazzato nel modo più atroce e assurdo: strangolato con una fascetta di plastica di quelle in uso agli elettricisti. Verso le 18 Veronica è stata prelevata da casa, al terzo piano dello stabile di via Garibaldi. Veronica Panarello, scortata dagli investigatori, è uscita di casa con addosso un giaccone scuro con tanto di cappuccio che le copriva il volto. La donna è stata caricata su un´auto civetta, una «Alfa Romeo Giulietta» grigia dagli inquirenti e portata in procura a Ragusa per essere di nuovo sentita come persona informata sui fatti. E’ la prima volta che la donna viene sentita in procura, visto che le audizioni precedenti si erano sempre svolte in questura. Anche questa circostanza è sintomatica del cerchio che si sta chiudendo. Nessuna accusa è stata finora formalizzata a carico della donna, che, come specifica l´avvocato Francesco Villardita, resta parte lesa nella drammatica vicenda. Ma potrebbe ormai essere solo questione di ore. Con Veronica Panarello pure il marito Davide Stival, 30enne camionista, che l´ha seguita a bordo di un´altra auto civetta degli inquirenti. Nelle prossime ore potrebbero essere resti noti i nomi degli autori del delitto, almeno due. E´ stato accertato che Veronica Panarello ha trascorso 36 minuti in casa da sola con Loris dopo aver accompagnato all´asilo l´altro figlio di 4 anni. La donna sta spiegando, tra le altre cose, in procura cosa è successo durante questo lasso di tempo. Prende di nuovo corpo l´ipotesi di abusi che sarebbero stati subiti nel recente passato dal bambino. Ma da chi? A queste domande dovrà rispondere Veronica Panarello, che, stando alla tesi degli inquirenti, starebbe forse coprendo qualcuno.