Benvenuti al nuovo appuntamento della rubrica: βπ΅πππππ: πΊπππππ, ππππ π πππ π πππππππππβ:
“Nella vasta piazza del Municipio, l’antico Largo del Castello, la mole imponente del Maschio Angioino, domina incontrastata fra le costruzioni e le attrezzature portuali che non riescono ad intaccarne la solenne maestositΓ . Intorno al forte, ormai da otto secoli, la vita della cittΓ raggiunge il suo stadio piΓΉ fervido e laborioso, il maniero non fa che sostituire il brulicare di popolo che per secoli ha fatto di questa piazza il cuore della cittΓ ”. CosΓ¬ scriveva Vittorio Gleijeses, storico napoletano del secolo scorso.
Castel Nuovo Γ¨ una storica fortezza medievale della cittΓ di Napoli. La costruzione si deve a Carlo I d’AngiΓ² nel XIII secolo.
Il nome “Castel Nuovo” nacque per differenziare il castello napoletano da quelli giΓ esistenti: Castel dell’Ovo e Castel Capuano.
Il castello Γ¨ conosciuto anche con il nome di Maschio Angioino dove “Maschio” Γ¨ una errata percezione del termine “Mastio”, utilizzato per indicare la torre piΓΉ grande e sicura, tra quelle presenti, in caso di attacco all’intera fortezza.
Il “Maschio” Γ¨ accompagnato dal termine “Angioino” per la dinastia reale che commissionΓ² la costruzione del castello nel 1279.
Una leggenda narra che fu il popolo a deformare il nome da “Mastio” a “Maschio” probabilmente per conferire alla cittΓ l’elemento maschile, oltre quello femminile di Parthenope. Siamo di fronte ad un uso improprio, talmente storicizzato, da divenire nome proprio.
Il termine “mastio” deriva dal latino “magister” (maestro) e, nonostante dovrebbe essere scritto con la lettera “T”, per otto secoli, il nome del castello rispetta il malinteso del popolo… Voce di popolo, voce di Dio!
Saluti cordiali,
Pino Spera
