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Covid: 103 medici a De Luca: “Affermazioni denigratorie che ci espongono ad aggressioni fisiche e verbali. De Luca chieda scusa”.

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La protesta dei medici dell’Ospedale del mare prende forma in un documento ufficiale a firma di 103 medici rianimatori e indirizzato all’Asl e alla Regione.

Non è tardata ad arrivare la risposta di 103 medici rianimatori anestesisti dell’Ospedale di Ponticelli al presidente Vincenzo De Luca, per le affermazioni della diretta facebook di venerdí sera, durante la quale, riferendosi ai medici in servizio nelle ore notturne, aveva detto: “qualche buontempone quando arriva la richiesta di terapia intensiva alle 8 di sera dice che non ci sono posti liberi, altrimenti deve fare la nottata”.

Parole che hanno provocato l’indignazione dei medici rianimatori anestesisti dell’ospedale di Ponticelli, che sabato hanno replicato con una lettera aperta in cui hanno esposto anche tutti i problemi della struttura, nella quale mancano DPI necessari per garantire l’incolumità di medici e pazienti. Ieri, hanno poi deciso di inviare un documento ufficiale indirizzato a De Luca, al direttore dell’unità di anestesia e rianimazione, Pio Zannetti, al direttore del MeCau Vittorio Helzel e al direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva .

“Riteniamo le Sue affermazioni ingiustamente denigratorie – si legge nel documento – e non consone al linguaggio istituzionale di Presidente della Regione e di Responsabile della Sanità Pubblica campana. Tali parole – continua il documento- prive di riferimenti precisi circa quell’“1%” di colleghi, gettano discredito su un’intera categoria impegnata senza sosta in questi difficili momenti e contribuiscono a creare un clima di diffidenza nei confronti degli operatori sanitari tutti, che sempre più spesso sfocia in aggressioni fisiche e verbali al personale in servizio. Se, e solo se, ci sono state delle responsabilità, queste vanno accertate nelle opportune sedi e mai, ripetiamo mai, con una gogna mediatica alla quale -incredibilmente – siamo stati esposti. Certi di una Sua rettifica, Le porgiamo i più distinti saluti”.

 

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