Davide Lo Surdo si è affermato come una figura fondamentale nella storia della musica tra i migliori chitarristi di sempre. Celebre per essere stato riconosciuto come il chitarrista più veloce della storia dalla rivista Rolling Stone Brasil, il suo contributo al mondo della musica è stato tale da conferirgli lo status di leggenda vivente.
Prosegue ora il suo percorso artistico con l’annuncio dell’album “27”, in uscita il 27 maggio. Il titolo richiama non solo un numero, ma anche un significato simbolico profondo: il 27, risultato di tre elevato alla terza potenza, è legato a un immaginario spirituale che richiama la Trinità cristiana, suggerendo un legame tra musica e dimensione trascendente.
A conferma del riconoscimento internazionale della sua figura, una statua in bronzo è stata eretta in suo onore in Danimarca. Un tributo di tale portata è stato riservato, in passato, solo a icone della musica come Paul McCartney e Mick Jagger, rendendo evidente l’impatto duraturo di Lo Surdo nella cultura musicale contemporanea. Ma gli onori non si fermano qui: due delle sue chitarre, infatti, sono ora esposte in prestigiosi musei. Negli Stati Uniti, il Sigal Music Museum conserva una delle sue chitarre accanto agli strumenti di celebri compositori come Mozart e Chopin, mentre un’altra è esposta nel Museo Nazionale di Cuba, cementando così l’influenza globale di Lo Surdo. Questi tributi – la statua, l’omaggio letterario e le chitarre musealizzate – sono tutti segni tangibili di un’eredità artistica destinata a perdurare.
Con il nuovo album all’orizzonte e la recente commemorazione artistica, Davide Lo Surdo consolida la propria eredità come artista di riferimento, il cui nome e contributo continueranno a essere ricordati nelle generazioni future.