di Mario Civitaquale
Napoli – “Era de maggio”, scritta dal duo Di Giacomo – Costa nel lontano 1885, è una delle più belle canzoni classiche napoletane che racconta di due innamorati che si ritrovano in un’atmosfera paradisiaca, dopo un anno esatto, a cantare lo stesso motivo antico.
Piace giocare con questo titolo per celebrare uno dei più grandi professionisti del calcio italiano, Christian Maggio.
Il terzino destro del Napoli è stato per distacco il migliore in campo sia nel match di Champions contro lo Shakhtar Donetsk sia nella vittoriosa trasferta di Udine, dove il Napoli, pur non giocando benissimo, ha portato a casa tre punti preziosi, in scioltezza, senza strafare, da grande squadra.
Tre punti e l’Inter è di nuovo dietro.
Ma è importante sottolineare la prestazione del veterano azzurro.
Sono due estati che si dice che il Napoli dovrebbe liberarsi di lui, che non può fare nemmeno l’alternativa ad Hysaj. Addirittura quando Maggio si guadagnò il prolungamento di contratto, si diede lo staff azzurro per pazzo.
E per onor di critica, anche da queste pagine si diffidava sull’utilità della presenza in rosa del terzino, anche se, si scriveva: “ma in fin dei conti terzini sinistri più forti di Maggio che vengano a giocare si e no 10-11 partite ce ne sono?”.Ma al di là della mancanza di alternative sul mercato, Maggio ha convinto.
Si è sempre detto che la sua caratteristica principale é la corsa e la capacità di inserimento partendo da dietro E’questo che lo ha reso uno dei fluidificanti più forti ed efficaci fino a qualche anno fa. Tanto è vero che se in quel famoso match di Champions col Chelsea, il buon Christian non fosse uscito per infortunio, chissà come sarebbe finita.
Ebbene Maggio ha ancora gamba. Di solito, con gli anni, chi è rapido nel breve perde qualcosa. Ma chi ha corsa, perde decisamente meno.
Ma il difensore azzurro appare anche più maturo, sia nell’atteggiamento in campo, sia nelle giocate, sia, novità assoluta, nel cross.
Non tenta giocate che non gli competono, riuscendo nel non sbagliare alcun passaggio; grande recuperatore dell’uomo e della palla; ottimo nel posizionamento e nella copertura ai compagni. Utile.
E allora il Napoli aspetta il big match con la Juve con una certezza in più: se serve, in campo o in panchina, Maggio è pronto.