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Il ritorno dei Borboni a Napoli

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Benvenuti al nuovo appuntamento della rubrica: “π‘΅π’‚π’‘π’π’π’Š π’‚π’π’•π’Šπ’„π’‚: π’”π’•π’π’“π’Šπ’‚, π’‚π’π’†π’…π’…π’π’•π’Š 𝒆 π’„π’–π’“π’Šπ’π’”π’Šπ’•π’‚'”.

 

Con il crollo dell’Impero napoleonico e con la relativa Restaurazione, la dinastia dei Borboni ritornΓ² a Napoli. Segno di questo ritorno fu il completamento di Piazza del Plebiscito (allora Foro Ferdinandeo) con la costruzione della Chiesa di San Francesco di Paola.

Ferdinando I di Borbone, rientrato a Napoli (1815), perseguΓ¬ un rigoroso accentramento e dall’unificazione dei Regni di Napoli e di Sicilia nacque il Regno delle Due Sicilie (1816).

Morto Ferdinando I (1825), gli successe Francesco I che regnΓ² poco e senza lasciare impronte notevoli. Solo cinque anni dopo, fu la volta di Ferdinando II, un re energico che riuscΓ¬ a conquistare l’affetto dei sudditi. Nel suo periodo, il regno ospitΓ² alcuni dei maggiori poli industriali della penisola (Pietrarsa e Castellammare). Inoltre Napoli fu la prima cittΓ  (1837) ad avere l’illuminazione a gas e la prima ferrovia (1839).

Anche sotto il regno di Ferdinando II – com’era capitato con Ferdinando I – ci furono repressioni delle istanze liberali. Morto Ferdinando II (1859), gli successe il giovane Francesco II che nel 1860 concesse la Costituzione. Tuttavia, nello stesso anno, il potere dei Borboni crollΓ² a seguito della spedizione dei Mille di Garibaldi e del plebiscito del 21 ottobre 1860 con cui fu sancita l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna.

 

Saluti cordiali,

Pino Spera, Responsabile della Sezione Storia della Biblioteca I Care, Pomigliano d’Arco (NA).

 

 

 

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