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In Campania scuole chiuse dal 1 al 14 marzo. Troppi contagi e varianti

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De Luca firma la nuova ordinanza che sospende l’attività didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado fino al 14 marzo. Si raccomanda anche di evitare contatti al di fuori del proprio nucleo abitativo

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato l’ordinanza numero 6/2021 con la quale sospende le lezioni in presenza in tutto il territorio. “Con decorrenza dal 1 marzo 2021 e fino al 14 marzo 2021 – si legge nel documento – e’ sospesa l’attivita’ didattica in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e dei servizi per l’infanzia (sistema integrato 0-6 anni) nonche’ delle scuole di ogni ordine e grado, nonche’ delle Universita’.

Restano consentite in presenza “le attivita’ destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilita’, previa valutazione, da parte dell’Istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto e in ogni caso garantendo il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza”. Alle aziende sanitarie locali e’ demandata “la puntuale applicazione delle disposizioni relative alle Azioni di risposta Ricerca e Gestione dei contatti (contact tracing).

In conformita’ alle conclusioni del Report settimanale del Ministero della Salute, e “alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilita’”, “si raccomanda alla popolazione di evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il piu’ possibile”.

Tra le motivazioni alla base della decisione di chiusura delle scuole, il fatto che “quale azione necessaria a contenere con efficacia un’ulteriore diffusione del virus, riducendone la crescita esponenziale, indispensabile a scongiurare serie criticita’ del sistema sanitario nelle prossime settimane, i componenti dell’Unita’ di crisi regionale hanno all’unanimita’ individuato la temporanea sospensione delle attivita’ didattiche in presenza delle scuole ed Universita’”.

In particolare, hanno pesato “la diffusione della variante inglese del virus presso le fasce piu’ giovani della popolazione”, e “i gravissimi rischi di propagazione negli ambienti familiari degli studenti”. Ma anche “le problematiche, a tutt’oggi irrisolte, in ordine alla corretta applicazione delle misure di prevenzione individuate dalla circolare del Ministero della salute n.3787 del 31 gennaio 2021, che attestano la necessita’ di aumentare lo spazio di distanziamento e di ridurre il tempo medio di permanenza in aula”.

E “l’esigenza di assicurare l’efficacia della campagna vaccinale in corso per il mondo della scuola, salvaguardando il personale docente e non docente dalle infezioni occasionate dalla presenza in classe, per il tempo occorrente ad effettuare la vaccinazione secondo il calendario previsto”.

 

 

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