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Incendio di una fabbrica cinese a Gianturco

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Ancora degrado nella zona di Napoli est. Le strade attigue a via Emanuele Gianturco, stamattina, sono state interessate da un incendio che ha colpito una fabbrica cinese. Sul posto immediato l’intervento dei vigili del fuoco. La lunga colonna di fumo che si è sprigionata dalle fiamme ha immediatamente fatto scattare i soccorsi.

L’episodio richiama, ancora una volta, la triste situazione nella quale versa una delle zone potenzialmente più importanti della città. Un vero e proprio polo commerciale abbandonato a se stesso, permeato dalla economia del mercato cinese alla quale anche molti napoletani, per ragioni di costo, vanno ad attingere.

Il commercio cinese, soprattutto il lavoro che avviene nelle fabbriche, molto spesso senza rispetto alcuno delle norme di sicurezza imposte. Persone che lavorano ripetutamente per ore, senza mai fermarsi, in condizioni igienico-sanitarie pessime.

Una rivalutazione della zona è quanto ci vuole. Poche le abitazioni presenti a Gianturco, scoraggiate soprattutto dalle condizioni di isolamento e dalla prostituzione che imperversa a tutte le ore, del giorno e della notte.

Gianturco, zona di raccordo tra il porto e via Marina e il Centro Direzionale di Napoli, è in condizioni che fanno solamente preoccupare. Rivalutare il commercio made in Napoli è l’unica via d’uscita per questo pezzo di città che grida dolore.

L’incendio di stamattina è l’ennesimo accaduto triste che riguarda la zona e che fa suonare il campanello d’allarme sul fronte sicurezza. Pochi i controlli, soprattutto di notte, e tante le possibilità di incappare in spiacevoli situazioni.

Il futuro di Gianturco, per adesso, è nero come quella colonna di fumo che si può vedere nelle immagini. Solamente una attenta amministrazione comunale potrà far risorgere Gianturco, trasformandolo questa zona in fiore all’occhiello della città.

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