Milano, Stadio San Siro – Ci sono partite che diventano leggenda, momenti che scolpiscono la storia del calcio con un’epicità rara, quasi mitica. Quella tra Inter e Barcellona, semifinale di ritorno di Champions League, è una di queste. Una notte folle, carica di emozioni, di cadute e risalite, di sogni che sembravano infranti e che invece si sono trasformati in gloria. L’Inter di Simone Inzaghi ce l’ha fatta: è in finale di Champions League, dopo aver battuto il Barcellona 4-3 ai tempi supplementari in quella che sarà ricordata come una delle partite più incredibili della storia del torneo.
Il match si è acceso fin dai primi minuti, con un San Siro incandescente che spingeva i suoi beniamini. L’Inter parte fortissimo e nel primo tempo mette in ginocchio i blaugrana con un doppio colpo micidiale: due gol che fanno esplodere lo stadio e portano i nerazzurri sul 2-0. Una prestazione sontuosa, fatta di intensità, qualità e carattere.
Ma il calcio, si sa, è imprevedibile. Nella ripresa il Barcellona reagisce da grande squadra. I catalani alzano il baricentro, aumentano la pressione e in pochi minuti ribaltano completamente la partita, portandosi sul 3-2. San Siro ammutolisce, l’Inter sembra crollare sotto il peso della beffa, della fatica e del tempo che scorre inesorabile.
Poi, il miracolo. Al minuto 92, quando tutto sembra perduto, è Francesco Acerbi a inventarsi una rete incredibile che vale la parità. Il pallone si insacca, e lo stadio esplode in un urlo liberatorio: 3-3, supplementari.
Nel primo tempo supplementare accade l’inimmaginabile. Davide Frattesi, subentrato con lo spirito di chi vuole lasciare il segno, trova il gol del 4-3 con una conclusione che manda il pubblico in delirio. È un boato che scuote Milano, che fa vibrare ogni cuore nerazzurro. Da quel momento in poi, è solo sofferenza, sacrificio, cuore. L’Inter resiste, lotta su ogni pallone, e al triplice fischio è festa grande.
Mai vista una partita di Champions così. Mai vista un’Inter così indomabile, così orgogliosa, così determinata. Questa squadra ha dimostrato che non molla mai, che sa soffrire e rialzarsi, che ha un’anima capace di trascinare un’intera città. E ora, il sogno continua: l’Inter è in finale di Champions League.
Complimenti all’Inter.