ROMA – La morte di un pontefice non è solo un lutto per il mondo cattolico dal punto di vista religioso. Si tratta sempre anche di un evento di grandissima portata storica e socioculturale di carattere internazionale. Questo spiega i cinque giorni di lutto nazionale che sono stati annunciati in Italia da oggi. Sembra che tutto il globo si sia fermato. Addirittura la Torre Eiffel di Parigi, in Francia, ha smesso di brillare. Le luci sono state spente per commemorare Papa Francesco.
Annullate ieri tutte le partite della serie A calcistica. Il concerto di Jovanotti previsto per sabato 26 aprile sarà spostato a domenica 27. Allo stesso modo anche molti altri eventi hanno subito degli slittamenti. Sul web gli utenti comuni e i personaggi famosi da tutto il mondo impazzano nel condividere la foto o il video di quella volta in cui hanno incontrato Papa Francesco di persona.
Negli USA ieri il Presidente americano Donald Trump ha speso qualche parola per ricordare il pontefice durante gli auguri di Pasqua alla Nazione. Dopo le prime ventiquattro ore dalla notizia della scomparsa, è arrivato in Vaticano un comunicato ufficiale del governo cinese che recita: “Cordoglio per la morte di papa Francesco”. Mosca ha annunciato che Vladimir Putin non parteciperà ai funerali del Pontefice. Israele, invece, ha cancellato il post di cordoglio condiviso sui social per il Papa senza fornire spiegazioni.
Intanto la salma del Santo Padre oggi è stata conservata presso la Basilica di Santa Marta, in Roma. Qui si è recato il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per una breve visita. Da domani il corpo verrà condotto presso la Basilica di San Pietro per essere esposto ai fedeli dalle 9 del mattino fino a poche ore prima dei funerali che si terranno alle 10 sabato 26 aprile. In questi giorni sono attesi nella capitale più di 200mila persone in cammino per offrire un ultimo saluto al Papa, uomo di Chiesa e persona umile.
Di Valentina Mazzella
redazione 
Mario cardone