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Si torna ad ammazzare a Napoli, il primo omicidio dell’anno è un ragazzo di appena 20anni

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Napoli – Un agguato in pieno giorno, i dati sono allarmanti sull’aumento di omicidi e rapine seriali in città. La sparatoria è avvenuta dopo mezzogiorno in via Montevergine, incrocio con Epomeo, a Soccavo. Paura tra la gente: i killer, in sella a uno scooter, hanno aperto il fuoco davanti a una chiesa, tra la gente, nella strada dello shopping del quartiere della periferia occidentale della  città.

 ( Foto di Fabio Sasso per conto dell’agenzia Flash Press)

 Un ragazzo di appena 20 anni, Renato Di Giovanni, con precedenti per droga, è stato colpito da diversi proiettili ed è morto poco dopo. Inutili i soccorsi e l’arrivo di una ambulanza sul posto. Si tratta della prima vittima del 2017 in un agguato che, per la dinamica, sembra di stampo camorristico. A indagare i carabinieri della Compagnia di Bagnoli guidata dal comandante Nicola Quartarone, che hanno immediatamente eseguito i rilievi e verificato l’installazione di telecamere di sorveglianza.

Intanto, un sondaggio rivela che l’omertà non è un problema del Sud. O almeno lo dice un studio fatto dall’istituto Suor Orsola Benincasa, dalla fondazione Polis e dal centro Res Incorrupta, si muove su due binari: l’esame dei dati Istat sugli autori di reato scoperti al Nord, al Centro e al Sud come indicatore di omertà e l’analisi delle risposte a mille interviste svolte tra i napoletani tra giugno e dicembre 2016. Molto lavoro per scoprire inaspettatamente che si denuncia di più nel Mezzogiorno, che si denunciano più facilmente i reati legati alla criminalità comune piuttosto che quelli propri della criminalità organizzata e soprattutto, a sorpresa, che anche i reati commessi dalle mafie sono più facilmente portati alla luce con la collaborazione dei cittadini proprio nel Mezzogiorno. 

 

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