Una Pasqua al “litigio”: Conte attacca, De Laurentiis sotto pressione

È stata una Pasqua tutt’altro che serena in casa Napoli. Invece di uova di cioccolato e colombe, tifosi e addetti ai lavori si sono trovati alle prese con un clima incandescente, infiammato da un Antonio Conte furioso e da un Aurelio De Laurentiis costretto a rincorrere, ancora una volta, il fuoco delle polemiche. Il tecnico salentino, mai banale nelle sue uscite pubbliche, ha messo nel mirino tutto e tutti: strutture inadeguate, mercato insufficiente, media aggressivi e tifosi impazienti. Un j’accuse a tutto campo che lascia pochi dubbi: o il Napoli cambia rotta, o il futuro dell’ex CT azzurro si consumerà lontano dal Vesuvio.

Dopo la vittoria contro il Monza, Conte ha rotto definitivamente gli argini. Ha attribuito l’infortunio di Neres ai campi disastrati di Castel Volturno, ha criticato una campagna acquisti che non ha alzato il livello e ha puntato il dito contro un ambiente che pretende molto senza offrire altrettanto. L’unico reparto risparmiato, ancora una volta, è stato quello dei giocatori, difesi anche dopo una prestazione opaca.

Durante la gara, poi, è esploso anche in campo: al gol di Mctominay, Conte ha rivolto due vistosi insulti ai tifosi partenopei presenti, colpevoli – secondo lui – di invocare cambi con troppa insistenza. Un gesto che non è passato inosservato, anzi: ha acceso ancora di più il dibattito intorno alla figura del tecnico.

Dal canto suo, De Laurentiis ha provato a gettare acqua sul fuoco limitandosi a un commento diplomatico: “Ogni considerazione adesso è fuori luogo”. Ma la tensione è evidente, e il messaggio di Conte lo chiama direttamente in causa: servono strutture migliori, una rosa più profonda e investimenti concreti. Altrimenti, l’addio sarà solo questione di tempo.

Sui social, la tifoseria si è divisa: c’è chi difende Conte, ritenendolo l’unico in grado di garantire un progetto vincente, e chi invece lo accusa di essere il solito egoriferito, sempre pronto a lamentarsi e mai a fare autocritica. In molti sottolineano come il suo atteggiamento sia ricorrente, già visto in passato a Torino, Londra e Milano.

In questo clima teso, la palla torna alla società. Se vuole tenere Conte, dovrà dimostrare con i fatti di voler competere ai massimi livelli. Perché il tecnico salentino non è tipo da aspettare. E Napoli, dopo l’illusione dello scudetto, non può permettersi un’altra stagione in altalena.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.