Home Cultura “Velázquez. Un segno grandioso”: la mostra sul maestro sivigliano a Napoli

“Velázquez. Un segno grandioso”: la mostra sul maestro sivigliano a Napoli

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NAPOLI — Chi è stato Diego Velázquez? Sicuramente uno degli artisti più rappresentativi dell’epoca barocca, un grande ritrattista. Tra il 1629 e il 1631 trascorse un anno e mezzo in Italia. Viaggiò e studiò con attenzione le opere d’arte del nostro patrimonio. Andò via e tornò nel 1649. Ed è a lui, a Diego Velázquez, che è dedicata la nuova mostra presso le Gallerie d’Italia inaugurata lo scorso 24 aprile. Palazzo Piacentini di via Toledo ospiterà ancora alcuni dei suoi quadri fino al prossimo 14 luglio 2024.

L’iniziativa è nata perché il 10 maggio è stato celebrato il bicentenario dalla fondazione della National Gallery di Londra. Per la ricorrenza, Gallerie d’Italia ha offerto in prestito al prestigioso museo il celebre Martirio di sant’Orsola di Caravaggio. Al capolavoro la National Gallery di Londra ha dedicato interamente una sala intitolata “The Last Caravaggio”.

“Immacolata Concezione” di Diego Velázquez, foto di Valentina Mazzella.

In nome della reciprocità, le Gallerie di Napoli hanno ricevuto a loro volta in prestito, dal museo di Londra, due dipinti giovanili di Diego Velázquez. I due lavori sono Immacolata Concezione e San Giovanni Evangelista sull’isola di Patmos, realizzati dall’artista per i Carmelitani Calzati di Siviglia. Accanto alle opere di Diego Velázquez sono esposte altre versioni dell’Immacolata. Ad esempio quella di Battistello Caracciolo, conservata nella chiesa della Natività della Beata Maria Vergine a Roccadaspide, nel Cilento. Anche l’Immacolata Concezione di Paolo Finoglio, proveniente dal convento francescano di San Lorenzo Maggiore a Napoli.

“San Giovanni Evangelista sull’isola di Patmos” di Diego Velázquez, foto di Valentina Mazzella.

I capolavori possono essere ammirati nella sala abitualmente dedicata al Martirio di sant’Orsola. In particolare regalano l’opportunità per approfondire un affascinante confronto artistico tra la pittura napoletana e quella spagnola nella prima metà del Seicento. Anche per comprendere le influenze tra lo stile del maestro sivigliano e il naturalismo caravaggesco. 

Di Valentina Mazzella 

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