È ufficiale. Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati saranno canonizzati insieme domenica 7 settembre 2025. Per il primo beato l’annuncio della data ha offerto sollievo a tanti devoti in attesa. Acutis doveva essere esser riconosciuto santo già lo scorso 27 aprile. Ricordiamo: in occasione del Giubileo degli Adolescenti a Roma. Tuttavia Papa Francesco è venuto a mancare il 21 aprile, il Lunedì in Albis, e la canonizzazione di Carlo era stata rinviata.

Sconcerta, invece, la notizia inerente a Pier Giorgio Frassati in quanto del tutto inaspettata. Il 20 novembre 2024 era stato annunciato che il beato torinese sarebbe stato canonizzato il 3 agosto, durante il Giubileo dei Giovani che si terrà dal 28 luglio al 3 agosto, per l’appunto. Prima di oggi non si era mai parlato di un rinvio anche della canonizzazione di Frassati. Anzi, tra le ipotesi più gettonate vi era quella secondo cui il nuovo pontefice avrebbe potuto decidere di canonizzare anche Carlo Acutis durante il Giubileo dei Giovani.

Se si considerano le aspettative disattese, un po’ di amarezza e delusione è impossibile non avvertirle. Non per capriccio. I fedeli italiani potrebbero comunque recarsi di nuovo nella capitale il 7 settembre. Pensiamo tuttavia ai pellegrini che si recheranno a Roma dagli altri Stati o addirittura da altri continenti. Non avranno l’opportunità di tornare di nuovo in Italia appositamente per l’evento. Per loro assistere alla canonizzazione di Frassati sarebbe stato veramente un evento unico.

Al momento non sono state fornite particolari spiegazioni. Stamattina Papa Leone XIV ha annunciato la decisione durante il Concistoro ordinario pubblico per il voto su alcune Cause di Canonizzazione di beati, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano. Ha potuto cambiare la decisione del suo precedessore in quanto Papa Francesco non aveva fatto firmare alcuni documenti dal Concistoro. In soldoni, cavilli burocratici che hanno permesso la modifica.

Carlo Acutis sarà a tutti gli effetti il primo santo Millennial della storia. Appassionato di informatica, presumibilmente sarà il protettore di Internet. Morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante nel 2006, il suo corpo è oggi conservato ad Assisi.

Pier Giorgio Frassati è stato, invece, un giovane studente universitario. Figlio di buona famiglia benestante (suo padre Alfredo fu il direttore del giornale “La Stampa”), fu socio attivo di Azione Cattolica, della FUCI e terziario domenicano. Morto di poliomielite nel 1925, un vita lottò anche contro i fascisti in prima persona.

Due giovani laici, oggi beati e futuri santi, che hanno vissuto in epoche molto distanti tra loro. Sembrano appartenere a mondi diversi. Eppure oggi entrambi raccolgono milioni di devoti perché uniti in Cristo. Indipendentemente dalle nuove scelte di Papa Leone XIV (che speriamo saranno presto motivate), il messaggio che Bergoglio aveva pensato di dare era chiaro. Anche banalmente a partire dalle date, evidenziava il suo desiderio di proporre Carlo Acutis come modello per gli adolescenti e Pier Giorgio Frassati per i giovani perché i valori e l’amore che desideravano trasmettere sono senza tempo.

Di Valentina Mazzella

 

 

 

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