Quattordici luglio: tre film da recuperare sulla presa della Bastiglia

CINEMA – Chi presta attenzione alle ricorrenze storiche lo sa: oggi 14 luglio è l’anniversario della celebre presa della Bastiglia. In Francia si celebra la memoria dell’inizio della Rivoluzione con tamburi, tricolori e champagne. Nel 1789 il popolo prese d’assalto la Bastiglia in quanto simbolo dell’assolutismo. Era un carcere in cui venivano detenuti, tra i tanti prigionieri, anche molti oppositori politici. La Bastiglia non è mai stato però soltanto un edificio e basta. Rappresentava un’idea. La sua presa ha pertanto costituito un vero momento di rottura con il passato, un punto di non ritorno. Il 14 luglio del 1789 la Storia ufficialmente cambia e non solo per la Francia. Per l’Europa e tutto l’Occidente.

Per questo nella memoria collettiva la presa della Bastiglia è diventata un mito. Un mito conservato ancora in vita non soltanto attraverso le cerimonie della festa nazionale o i libri di storia. Fondamentale è anche la narrazione protratta nel tempo dalla letteratura, dall’arte, dal teatro e dal cinema. Ghigliottine, coccarde, barricate per le strade, nobili in fuga, parrucche, popolani con forconi, torce accese nella notte: un’intera iconografia inconfondibile. Una fonte inesauribile di trame per sceneggiatori e registi. Ecco allora che proponiamo almeno tre titoli di classici sul tema da recuperare il prima possibile.

 

“Il mondo nuovo” (1982)

“Il mondo nuovo” è una pellicola italiana 1982 che all’epoca fu anche presentata in concorso al 35esimo Festival di Cannes. Alla regia l’incredibile Ettore Scola. Da molti il film è considerato un vero capolavoro del nostro cinema. La trama narra la fuga di un gruppo di personaggi a bordo di una carrozza. La storia è ricavata dal romanzo di Catherine Rihoit, “La nuit de Varennes ou l’impossible n’est pas français”. Sullo sfondo la Rivoluzione Francese. Realtà ed episodi di fantasia vengono intenzionalmente mescolati. Scelta artistica che fu da alcuni molto criticata. Nel cast appaiono Enzo Jannacci, Harvey Keitel e Marcello Mastroianni nei panni di Giacomo Casanova. La pellicola vinse tre David di Donatello: migliore sceneggiatura a Sergio Amidei, migliore scenografia a Dante Ferretti e migliori costumi a Gabriella Pescucci.

 

“Maria Antonietta” (2006)

“Maria Antonietta” è un film del 2006 diretto da Sofia Coppola e tratto dalla biografia “Maria Antonietta – La solitudine di una regina” di Antonia Fraser. “Marie Antoinette” racconta la storia della celebre regina francese in un arco temporale che va dal 1770 al 1789. Presta il volto alla protagonista Kirsten Dunst. Al suo fianco un cast notevole che annovera Asia ArgentoTom Hardy e Jason Schwartzman. Il film è una lettura molto pop dei fatti storici. Lo stile è unico nel suo genere. La fotografia sfoggia un’estetica da marshmellow che cattura l’occhio. La pellicola è stata premiata con un Premio Oscar e un Nastro d’Argento ai migliori costumi (Milena Canonero). Durante il Festival di Cannes, Sofia Coppola è stata inoltre insignita del Premio Cinematografico del Sistema Educativo Nazionale Francese.

 

“Les Misérables” (2012)

Si punta sui capolavori della letteratura internazionale e citiamo “Les Misérables”. Il film, realizzato nel 2012, si basa sull’omonimo musical di Tom Hooper che a sua volta è tratto dal romanzo “I miserabili” di Victor Hugo. L’opera ha vinto tre Premi Oscar per miglior sonoro, trucco e attrice non protagonista. Jean Valjean è interpretato da Hugh Jackman: si tratta di un un uomo finito in carcere per aver rubato un tozzo di pane. Evaso dalla detenzione, si finge nobile per entrare nella buona società. Durante la storia incontra la prostituta Fantine (Anne Hathaway) della cui figlia Cosette (Amanda Seyfried) si prenderà cura. Tuttavia deve sempre scappare da Javert (Russell Crowe), la guardia carceraria che lo aveva arrestato anni prima e lo segue per acciuffarlo. Sullo sfondo la Francia agli sgoccioli poco prima della Rivoluzione.

Di Valentina Mazzella 

 

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