Giubileo dei Giovani, la testimonianza di una pellegrina a Tor Vergata

ROMA – È terminato ieri la settimana del Giubileo dei Giovani con il weekend trascorso a Tor Vergata tra intrattenimento, veglia di Adorazione e Santa Messa con il nuovo pontefice. Erano per l’occasione presenti a Roma oltre un milione e mezzo di ragazzi provenienti da tutto il mondo. Riportiamo di seguito la testimonianza per iscritto di una pellegrina della Diocesi di Nola che ha partecipato all’evento da fedele:

“Ero già pronta al tipo di esperienza tra condizioni alla buona, corse folli, tensioni e ritmi frenetici. Questo perché nel 2023 avevo già vissuto la GMG (Giornata Mondiale delle Gioventù) a Lisbona. Tuttavia le emozioni travolgono ogni volta come la prima. Spesso sono tutte amplificate dal contesto. Conservo viva soprattutto la sensazione di appartenere ogni volta all’umanità. Complice l’essere naturalmente circondata da bandiere di colori diversi, da tante lingue e tradizioni diverse, ma tutti uniti in Cristo. 

Di fortissimo impatto per me è stata inoltre la corsa al mattino a Tor Vergata per vedere Papa Leone XIV. Simbolicamente quella corsa ha riassunto il concetto di speranza, fede e perseveranza che il Giubileo mi ha trasmesso. La suddivisione degli spazi mi sembrava un po’ un labirinto senza un buon senso dell’orientamento. Non sapevo in che direzione andare. Non sapevo orientarmi tra i settori e le distese di sacchi a pelo per raggiungere una traversa che il pontefice avrebbe sicuramente attraversato.

Ho visto allora altre persone correre a perdifiato. Parlavano tra loro in altre lingue. Non capivo nemmeno cosa dicessero. Però mi sono fidata e ho seguito loro. Siamo arrivati tardi a una transenna: il Papa era già passato. Alle volte nella vita ci frega il tempismo, ci sono gli ostacoli, sbagliamo strada. Eppure non ci siamo persi d’animo. Abbiamo ripreso la corsa, cambiato direzione e alla fine abbiamo condiviso il momento di gioia al passaggio di Papa Leone.

Quella corsa con il fiatone e le transenne scavalcate in preda all’adrenalina mi hanno ricordato sia «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39) che la corsa di Maria Maddalena dal sepolcro per raggiungere Pietro e Giovanni. La medesima corsa dell’amore che spesso troviamo nel Vangelo. Quando si ama non si resta immonili. Ci si mette in cammino, spesso si corre”. 

Di Valentina Mazzella

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