Napoli – Stamattina, 28 settembre, si è consumata una nuova pagina di sangue a Napoli. La vittima si chiamava Umberto Russo, 33 anni, nato il 22 giugno 1992 e già noto alle forze dell’ordine. La sua vita si è interrotta alle porte del Bosco di Capodimonte, in via Miano, dove è stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco mentre si trovava in auto.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia Vomero, i killer lo hanno sorpreso a bordo della sua vettura poco dopo le 9.30. Trasportato d’urgenza al Cardarelli, la vittima è morta poco dopo il ricovero a causa delle gravi ferite riportate.
Sul posto sono intervenuti i militari. Avviati i rilievi e sono state subito raccolti i primi elementi utili alle indagini. L’area di via Miano, a due passi dal parco di Capodimonte, è stata isolata per consentire gli accertamenti.
Il nome di Umberto Russo non era sconosciuto alle forze dell’ordine. Già in passato il suo profilo era comparso in contesti di microcriminalità locale. Nel 2015, ad esempio, un giovane con lo stesso nome e di pari età venne ferito in un agguato a Miano, episodio collegato alle tensioni tra clan per il controllo dello spaccio di droga. Non è chiaro se si trattasse della stessa persona, ma l’analogia è significativa e viene ricordata in queste ore dai cronisti di nera.

