NAPOLI – Dallo scorso 12 giugno Daniele Ratti espone fino a domenica 5 ottobre presso le Gallerie d’Italia (Palazzo Piacentini) di Via Toledo. È l’ultimo weekend per visitare la mostra. “Due cuori e una capanna” è il titolo del suo progetto fotografico con cui l’artista desidera esplorare il legame tra le grandi storie d’amore e l’architettura che le ha accolte. La mostra è curata da Benedetta Donato.
Daniele Ratti (Milano, classe 1974) vive e lavora a Torino. Dopo la laurea in Architettura presso il Politecnico di Torino, dal 2000 si dedica alla fotografia. Nel 2004 espone la prima personale. Oltre a essere artista, è anche curatore. Ha ad esempio diretto artisticamente “Paratissima” a Torino. Durante EXPO 2015 di Milano e presso le Gallerie d’Italia di Milano ha esposto con un progetto curato da Mario Calabresi.
Il suo progetto “Next Stop” è stato selezionato per “The COVID-19 Visual Project. A Time of Distance” (2020), Festival Cortona On The Move. Ha preso parte anche alla mostra collettiva “Volti e racconti dai margini: Fotografia e arte da Afghanistan, Tanzania, Kenya e Ucraina”, nell’ambito del WeWorld festival (maggio 2025).
Alcune sue opere fanno parte delle collezioni permanenti del PAN – Palazzo delle Arti di Napoli e della Fondazione Bartoli Felter di Cagliari. Altre sono state pubblicate su testate nazionali ed internazionali.

“Due cuori e una capanna” è un modo di dire per indicare la condotta di una coppia che si ama a tal punto da non aver bisogno di tanto altro. Basta il suo amore per garantire equilibrio e armonia in qualsiasi luogo. Daniele Ratti parte da questa premessa per riflettere sulla storia dell’architettura. La capanna diventa così simbolo dell’abitazione primitiva, un rifugio per proteggersi dalle avversità della natura. Oggi l’archetipo della prima casa.
Il disegno architettonico racconta l’intimità familiare. Tra il 2020 e il 2024 Daniele Ratti ha fotografato diverse abitazioni scelte da delle coppie affinché divertessero i loro nidi d’amore. Il pubblico osserva così alloggi privati, stanze, dettagli, pensieri annidati tra le mura domestiche. Si possono percepire le storie e i sentimenti di chi le ha abitate.
Una selezione 42 fotografie scelte da una collezione più vasta. Dimore storiche, architetture moderne, case contemporanee. Alcune conosciute, altre meno. Ogni angolo diventa evocativo, racconta una memoria, suggerisce un profondo senso di appartenenza agli spazi.
Di Valentina Mazzella

