Stefano Benni, “L’ultima lacrima”: una raccolta di racconti surreali e profetici

LIBRI – Lo scorso 9 settembre è venuto a mancare Stefano Benni, il noto scrittore, umorista e sceneggiatore italiano. A distanza di un mese è ancora interessante consigliare un suo titolo per riscoprire il valore della sua scrittura. Adesso che abbiamo ripreso la routine autunnale, potrebbe essere piacevole avere in borsa sempre un tascabile come per l’appunto “L’ultima lacrima”. Si tratta di una raccolta di racconti di Stefano Benni, pubblicata nel 1994 dalla casa editrice Feltrinelli.

Il volume contiene venti storie sulle stranezze, i vizi e le virtù della società odierna, in particolare quella italiana. Tra i vari racconti, ricordiamo ad esempio “Papà va in tv” in cui una famiglia assiste all’esecuzione in diretta di un uomo. Moglie e figli commentano come farebbero con un qualsiasi spettacolo televisivo seguito alla fine anche da un talk show. Pensiamo a “Fratello Bancomat”, la vicenda di uno sportello automatico di una banca che preleva soldi dai conti correnti dei clienti più ricchi e disonesti in maniera autonoma per aiutare invece i risparmiatori più bisognosi come un Robin Hood tecnologico. Nel racconto “Sniper” Benni descriveva invece lo scenario di una guerra civile tra le regioni del Sud e quelle del Nord Italia.

Insomma, narrazioni che non solo lasciano evincere lo spirito creativo dell’autore, ma anche il suo sguardo profetico nell’anticipare alcune situazioni che negli anni Novanta erano meno scontate di oggi. Nel frattempo i racconti più impegnato si alternano ad altri più brevi e dai toni rilassati, quasi come per stemperare le atmosfere surreali del libro. Tuttavia resta inconfondibile lo stile arguto e la verve satirica di Stefano Benni, autore bizzarro che ama non prendersi troppo sul serio.

Di Valentina Mazzella

 

 

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