C’è un vino che non si beve soltanto: si ascolta. È l’Asprinio d’Aversa, antico autoctono campano dalla personalità unica, che ha saputo resistere nel silenzio dei campi e rinascere nelle mani pazienti dei contadini. Non è solo un vino, è un sentimento verticale, teso come un filo d’anima tra terra e cielo. L’Asprinio cresce maritato al pioppo, in un’antica tecnica di coltivazione detta “vite maritata”: la vite non si appoggia a un palo o a un filare, ma si arrampica su alberi vivi, spesso pioppi altissimi o abeti, che fungono da tutori naturali. Il vitigno non domina, non si impone. Si affida. Si aggrappa. Si fida.
L’albero lo accoglie, lo solleva, lo porta verso la luce. In cambio, la vite lo cinge, lo avvolge, lo decora. È una danza lenta e reciproca, fatta di gesti invisibili. Non è una simbiosi biologica: è un legame poetico. La vite, pur selvatica per istinto, si educa a quella verticalità, e il vino che ne nasce conserva la memoria di quell’innalzamento. Oltre al suo radicamento, è la sua modalità di coltivazione il tassello culturale che ne impreziosisce il valore. Nell’agro aversano è sempre stato, ed è ancora, coltivato secondo l’antica tecnica dell’Alberata Aversana di origine etrusca. La vigna viene fatta crescere lungo alberi sempreverdi di grandi dimensioni e longevità e ancora oggi i contadini vendemmiano su scale altissime e lunghe, detti scalilli.
Nel cuore di Casal Di Principe, nell’Agro Aversano in provincia di Caserta, su terreni confiscati alla Camorra, dal 2009 Cantine Vitematta ha intrapreso una missione chiara: raccontare l’Asprinio, filo conduttore di una storia fatta di terra e valori, intrisa di passione, coraggio, riscatto morale, legalità e rispetto per l’identità del territorio.
Vitematta nasce dalla Cooperativa Sociale Eureka impegnata nel reinserimento di persone affidate dall’area penale e persone con disagio psichico. La sua storia è quella dei suoi terreni, strappati all’abbandono e alla criminalità organizzata e trasformati in luoghi di produzione di eccellenza e di speranza collettiva. Questi terreni sono diventati espressione di una viticoltura che va oltre la coltivazione dell’uva, incarnando un modello di agricoltura sociale che integra il recupero produttivo con l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
La cantina gestisce circa 22 ettari di terreni di cui 7 a superficie vitata, dislocati tra Casal di Principe, Villa Literno e Santa Maria La Fossa, terreni in cui non mancano ceppi ultracentenari, viti che sfiorano i 13/14mt di altezza. Oltre all’uva, la cooperativa Eureka coltiva anche una ricca varietà di frutta tra cui albicocche, pesche, mele annurche e prugne vendute a km zero secondo il principio della filiera corta. Una parte della produzione, prevalentemente biologica, viene trasformata presso l’impianto di trasformazione sito su un bene confiscato a Sessa Aurunca e gestito dalla cooperativa sociale “Al di là dei sogni”. Negli ultimi tempi la cooperativa si è avvicinata anche al mondo dell’olio, valorizzando gli uliveti già di proprietà, che consentiranno di produrre direttamente in loco, disponendo infatti delle attrezzature necessarie per la lavorazione delle olive, dalla frangitura fino alla trasformazione finale. Questo progetto futuro prevede una nuova ala produttiva e la nascita di un nuovo marchio sempre sotto l’egida Eureka.
Perseverando ostinatamente e con passione nella tradizionale viticoltura dell’uva ad alberata, nonostante diverse e continue minacce subìte dalla criminalità, Vitematta produce SPUMANTI METODO CLASSICO: “Il Principe” Asprinio Spumante Millesimato 24 mesi, “Radice Etrusca” Asprinio Spumante Doc Aversa Millesimato Pas Dosè 36 mesi, “MalaFemmena” Asprinio Spumante Metodo Classico Rosè. BIANCHI: “Reginae” Asprinio DOC Aversa, “Gaudium” Asprinio IGT Terre Del Volturno Affinamento 100% Acciaio, “Pietra Bianca” Asprinio IGT Terre Del Volturno Affinamento in acciaio sulle fecce fini per circa un anno, post imbottigliamento circa due mesi. FRIZZANTI: “Tesoro Del Re” Asprinio Frizzante Igt Terre Del Volturno in autoclave pulito e filtrato, “Femmen” Asprinio Igt Terre Del Volturno rifermentato in bottiglia Metodo ancestrale con il fondo. METODO CHARMAT: “Marhitate” Asprinio Vino Spumante Di Qualità Brut in autoclave un mese e mezzo. ROSSI: “Rubrum” IGT Terre Del Volturno da uve Montepulciano e Aglianico, “Fossa Greca” Aglianico IGT Terre Del Volturno affinamento acciaio e legno (barriques) PASSITO: “Edone” Passito di Asprinio un anno di botte, GRAPPA: “Ebe” grappa di Asprinio.
Tutta la produzione dei vini utilizza energia 100% rinnovabile. Vitematta vanta di un laboratorio interno per le analisi e si avvale di sistemi di recupero della Co2 durante l’intero ciclo produttivo, di pannelli solari sia per acqua calda e corrente in azienda, di sistemi di filtrazione che non producono substrati da smaltire, applicando le norme ISO 9001. Il processo di vinificazione si effettua in completa inertizzazione, con pressa soffice lavorando le uve raccolte rigorosamente a mano e lavorate in giornata in cantina.
Oggi, in un mondo che cerca l’efficienza e l’omologazione, la coltivazione maritata sembra un anacronismo. Richiede tempo, fatica, rispetto. Eppure è proprio in questa fedeltà all’origine che l’Asprinio trova il suo senso più profondo: non è solo un prodotto, è un’eredità emotiva. Ogni sorso è la memoria di una vite che ha scelto di non piegarsi alla meccanizzazione, ma di affidarsi ancora a un albero. Ogni bottiglia è la testimonianza di un patto silenzioso tra natura e uomo, tra passato e futuro, tra radici e cielo.
Degustazione:
Radice Etrusca Vitematta – Asprinio Spumante Doc Aversa – è un Metodo Classico Millesimato Pas Dosè è un vino che nasce da una terra forgiata da storie antiche e recenti di lotta e riscatto.
L’uva dell’Asprinio è raccolta in cassette da circa 20kg e trattata in pigio-diraspatura e pressatura, affinata in contenitori di acciaio per circa 5 mesi per la preparazione della base spumante. La presa di spuma avviene in bottiglia con tappo a corona, la sosta in bottiglia prosegue per circa 36 mesi a seconda delle condizioni organolettiche desiderate, 1 mese su pupitre, prosegue la sboccatura e la tappatura con tappo a fungo. Dal perlage fine e persistente, il colore è un intenso giallo paglierino, dai profumi eleganti e sottili, con netti sentori di lievito e scorza di pane senza però perdere le tipiche note minerali ed agrumate. Il sorso è scattante e vivace, un’acidità spiccata unita a un’ulteriore nota di freschezza conferita dal vitigno rende piacevole la beva, un finale lungo di buona sapidità. L’elevata acidità e la presenza delle bollicine consentono il tradizionale abbinamento con la mozzarella di bufala e formaggi di media stagionatura.




