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 Azienda Novatel: 150 lavoratori licenziati in sei mesi (da 166 a 35 unita’)

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Frattamaggiore – La Novatel licenzia 150 lavoratori, senza stipendio da 5 mesi.

(Foto di Fabio Sasso per conto dell’ agenzia  Flashpressnapoli)

nov5Si e’ tenuto ieri pomeriggio un incontro tra delegazioni Sindacali e Azienda Novatel srl nella sede di Frattamaggiore in via Roma 351, presenti per l’azienda
Responsabile del Personale Di Martino Vincenzo (che segue l’azienda pur se dipendente Tands Group di Ciro Fico), l’Ing. Brecciaroli Roberto (direttore generale con incarico affidatogli da pochi giorni da una non meglio precisata Finanziaria (sembra la PDCR International di Arezzo), presente Fico Ciro proprietario del Gruppo Tecnosistemi che fino a poche settimane fa includeva la Novatel con la filiale in Tunisia, la Novatek, la stessa Tecnosistemi, societa immobiliari, Karmatek in Brasile e altre (della Novatel e’ stato amministratore fino a dicembre 2015, con la madre proprietaria). Ieri mancava in riunione ma presente in azienda il dott. Filippo Soleti (amministratore per pochi mesi e  dimissionario proprio ieri) firmatario comunque della Procedura di Mobilita’ per 48 dipendenti su 81 attualmente in forza (consegnata il 12 luglio ai sindacati). Le parti avevano da trattare della  Procedura di Mobilita’ e richiesta di licenziamento di 48 lavoratori  2) Retribuzione di almeno sei mesi e competenze arretrate; 3) Pagamento dei versamenti al fondo comune Cometa e/o altri fondi che dal 2010 l’azienda non versa.
L’incontro non ha avuto sviluppi in quanto le responsabilita’ di quanto staa accaadendo sono rimbalzate tra le varie parti nonostante Roberto Brecciaroli abbia ribadito che tutte le pendenze ( mensilita’ arretrate, fondo Cometa e vertenze, cause, liquidazioni di licenziamenti precedenti) sono di pertinenza del Sig. Ciro FICO. Abbandonato il tavolo, i sindacati con le maestranze hanno proclamato il blocco di tutte le attivita’  produttive per tutte e tre le inscindibili motivazioni. Erano assenti all’incontro, e probabilmente in ferie, anche il direttore di stabilimento Carmine Prota e quello di produzione Tipo Ivan.
L’azienda opera dal 01 giugno 1989 nel settore elettronico e fino al 2010 è stata  legata al gruppo IPM della famiglia De Feo. Anche con il tracollo delle attivita’ legate alla telefonia pubblica (Sip e poi Telecom) l’azienda e’ rimasta leader del settore elettronico con impianti all’avanguardia e clienti di prestigio quali ABB e General Electric/Alstom, MBDA, Marini Impianti, SELEX, Commprove, Otomelara, Sirti, Siemens, Jabil, Tecnhogym e altri.   Dal 2011 e’ stata rilevata dal sig. FICO Ciro e Verolino Francesco e dopo nemmeno un anno, con politiche mirate al graduale abbandono di prodotti a medio/basso valore aggiunto, al rifiuto di commesse con attivita’ di montaggio, all’ impoverimento tecnologico e di formazione del personale, con la delocalizzazione di funzioni amministrative e acquisti in altre societa’ create ad hoc,  almeno la meta’ di questi clienti e delle banche storiche hanno perso fiducia e hanno preferito altre realta’ produttive. La consociata in Tunisia che ha assorbito gran parte delle attivita’ manuali e la crisi mondiale che ha colpito anche il mondo dell’elettronica hanno fatto il resto.

 

nov1
La Situazione attuale.
La situazione attuale è di 79 su 81 dipendenti in contratto di Solidarieta’ con percentuali media intorno al 50 per cento. Negli ultimi mesi l’azienda e’ stata operativa con tutte le unita’ a pieno carico su piu’ turni, per commesse urgenti che dovrebbero proseguire per altre settimane, con entrate pari a 950 mila euro. Non sono stati richiamati solo  i 17 dipendenti che sono in Solidarieta’ al 70 percento e che, per quanto previsto dal recente job act, dovrebbero lavorare il 30 percento delle ore mensili. In questo periodo tutti i dipendenti hanno continuato a non percepire stipendio e oggi si ritrovano in gran parte inseriti in procedura di mobilita’ nonostante sia attivo un contratto di solidarietà’ fino al fine gennaio.

nov6

La Chiesa

La parrocchia Maria SS Assunta con Monsignor Angelo Crispino ci e’ stato vicino spiritualmente e materialmente con un momento di preghiera che ha contribuire a rassenerare gli animi dei lavoratori e delle loro famiglie. La maestranza ha avvertito la vicinanza del Cardinale Sepe che è stato aggiornato sui sviluppi della situazione.

nov2

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