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Bando periferie: in arrivo 2 miliardi per la riqualificazione

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Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1 giugno 2016 il Bando Periferie, con il quale venivano definite le “modalità e le procedure di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane; a luglio le FAQ del Governo per un finanziamento pari a 500 milioni di euro impiegabili anche per interventi di contrasto al rischio idrogeologico e per riqualificare le aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi. Il Bando considera una serie di interventi: miglioramento della qualità del decoro urbano; manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti; accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana; potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore e del servizio civile, per l’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano; mobilità sostenibile e adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati. Le richieste inviate dai Comuni per il Bando, però, superano di fatto il tetto finanziario preventivato: oltre 2 miliardi di euro e, senza un ulteriore stanziamento, il nucleo di valutazione dovrebbe bocciare tre progetti su quattro. Il Presidente del Consiglio, però, all’Assemblea Anci 2016 alla Fiera del Levante di Bari, ha assicurato ai sindaci l’innalzamento delle risorse da 500 milioni a 2 miliardi di euro intendendo inserire nella prossima Legge di Stabilità il Governo le risorse per finanziare tutti i progetti sulle periferie avanzati dalle singole amministrazioni comunali. “Metteremo dunque a disposizione dei Comuni i due miliardi. Dalla rigenerazione urbana di Scampia a Napoli fino al Corviale a Roma, dal quartiere satellite di Pioltello nella città metropolitana di Milano fino alla ferrovia urbana nel profondo sud di Ragusa, gli interventi che i sindaci ci hanno proposto saranno finanziati senza distinzione alcuna, nella logica della leale cooperazione istituzionale” ha affermato Renzi. “Da ex sindaco prima ancora che da premier, credo che la sfida della qualità urbana e delle periferie sia uno dei più difficili e affascinanti del nostro tempo. Per questo abbiamo investito molto sulle periferie sia a livello economico che culturale, quasi sempre nel silenzio degli addetti ai lavori”

Di Giuseppe Musto

 

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