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Beffa bianconera, il problema è a monte

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Napoli  Juventus – Napoli è stata praticamente una partita a scacchi: palla al Napoli, Juve tutta ripiegata a difendere, a chiudere gli spazi, pronta a ripartire in contropiede; viceversa quando il possesso palla era bianconero.

Partita bloccata, preparata alla perfezione dagli scacchisti Allegri e Sarri capaci di imbrigliare i top player di entrambe le compagini: annullati Dybala, Cuadrado, Morata, Higuain, Hamsik, Callejon.

Match destinato sullo 0-0, fino al colpo, all’88esimo, del subentrante Zaza, aiutato dalla fortuna; troppo tardi per reagire: Zugzwag!

E’ un termine che negli scacchi si riferisce alla situazione in cui un giocatore è in difficoltà, perché qualsiasi mossa faccia, è costretto a subire lo scacco matto o una perdita di materiale; si verifica quando non ci sono più mosse vantaggiose possibili, spesso nei finali di partita.

1-0 e Juve che scavalca il Napoli.

Ma lo scudetto, dopo questa partita, è realisticamente ancora possibile per il Napoli?

Guardando il match sembrerebbe di si: i partenopei, con il 55% di possesso palla, hanno cercato di fare la partita, rischiando poco o nulla, in uno Stadio dove i padroni di casa sono soliti annichilire l’avversario di turno.

Questo 11 azzurro se la gioca con tutti.

La supersfida ha però evidenziato anche un altro aspetto, quello che probabilmente, visto anche l’impegno europeo, costerà lo scudetto agli azzurri: la Juve, indipendentemente da chi scende in campo, mantiene grossomodo stabile il suo potenziale.

Mancavano Chiellini, Mandzukic e Caceres, Bonucci fuori per infortunio, impalpabili Morata e Dybala. Entra Zaza e segna. Rosa strepitosa.

Lo stesso non può dirsi del Napoli: Hamsik mai in partita, Allan e Jorginho encomiabili ma, nella ripresa, esausti.

Andava fatto un cambio a metà campo, senza abbassare il livello degli azzurri. Impossibile.

Già prima del mercato ed ancora a mercato aperto, si era messo in guardia il Napoli dalla necessità di acquistare un top player a centrocampo che desse il cambio agli altri.

Hamsik, Allan e Jorginho possono avere giornate-no, star fuori per squalifica o per acciacchi: se ne “manca” uno, la manovra ne risente pesantemente. Vedi Carpi e Juve.

Ecco perché si è più scettici sul tricolore: un punto di vantaggio è recuperabile ma, con questa Juve, bisognerà vincere più partite possibili. E proseguire in Europa League.

La squadra conta, ma la rosa è essenziale; si gioca in 11, si vince in 25.

di Mario Civitaquale

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