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Caso San Carlo, Manfredi: “E’ un piccolo pasticcio”

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Manfredi annuncia reclamo contro il reintegro di Lissner

Dopo l’ordinanza del giudice del lavoro di Napoli, che reintegra l’ex soprintendente Lissner, il teatro di San Carlo ha deciso di opporsi e di impugnare il reintegro del direttore francese. “Il Consiglio di indirizzo del San Carlo – si legge in una nota – ha deciso di presentare “reclamo, con istanza di sospensione, per la riforma e revoca dell’ordinanza tenuto conto del parere espresso in merito dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato”. Il Consiglio ha deciso inoltre di “procedere all’esecuzione dell’ordinanza del Tribunale di Napoli, comunicando immediatamente la stessa al Ministero della Cultura in funzione di ogni necessario adempimento per l’esecuzione, tenuto conto che l’incarico di sovrintendente è conferito, come prescritto dalla legge, con decreto del Ministro della Cultura e, allo stato, permane quello di nomina del dott. Fuortes”.

Ci sono “dubbi interpretativi”, anzi “è un piccolo pasticcio”, ha dichiarato Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente della Fondazione del San Carlo, commentando il reintegro di Lissner, dopo la riunione del Consiglio di indirizzo del lirico.

Una vicenda che si trascina da mesi, da quando Lissner, era stato costretto a lasciare la direzione del teatro Massimo napoletano in seguito al decreto del governo dello scorsa primavera, che aveva introdotto il limite di età a 70 anni – compiuti a gennaio da Lissner – per i direttori delle fondazioni lirico-sinfoniche. Al suo posto era stato nominato, con decreto del ministro della Cultura Sangiuliano, Carlo Fuortes, l’ex amministratore delegato Rai. Lissner che non aveva accettato di buon grado il“pensionamento”, aveva presentato ricorso e la decisione di ieri del giudice di lavoro di Napoli, gli ha dato ragione, reintegrandolo in via cautelare nelle sue funzioni.

“Per la decisione di impugnare il reintegro di Leisemer, spiega Manfredi – sono state seguite le indicazioni dell’Avvocatura dello Stato, che ritiene ci siano delle fragilità nelle motivazioni dell’ordinanza del giudice del lavoro e ha quindi suggerito di ricorrere”. Tra i motivi del ricorso c’è, continua il sindaco, quello del vulnus alla gestione del teatro: “Il provvedimento cautelare di reintegro sarà poi soggetto a un giudizio di merito, quindi c’è una situazione di incertezza che crea instabilità nella gestione del San Carlo”.

Certo, “noi dobbiamo ottemperare alla richiesta del giudice di reintegrare Lissner” ma per poterlo fare “ci sono atti propedeutici che spettano al ministero della Cultura, titolare del potere di nomina del soprintendente”. Nel contratto stipulato con Fuortes esiste, rende noto Manfredi, “la clausola di decadenza nel caso di un reintegro del predecessore deciso in sede giudiziaria”, ma il nodo giuridico è comunque intricato anche perché “l’ordinanza del giudice del lavoro interviene solo sull’ambito contrattuale di Lissner, sulla componente privatistica” mentre nella gestione di un lirico esiste anche una “componente pubblicistica” da tenere in considerazione, ossia la nomina da parte del ministero. Quindi se il Mic non revoca la nomina, la Fondazione del San Carlo “non può eseguire il reintegro”.

 

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