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CIRCOLARE! PAROLA DI UN VIGILE. L’arduo compito di chi dirige il traffico nel caos di Napoli

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 NAPOLI – La ricordiamo tutti la spregiudicatezza e la sfacciataggine di Alberto Sordi nel famoso film “Il vigile”, quando con fierezza, dirigeva il caotico traffico.

Sebbene quel tipo di divisa sia oramai andata in disuso, sono molti i vigili armati di pettorina e paletta dirigono il traffico e vigilano sull’ordine pubblico cittadino.

Eppure, nonostante il dispiego di numerose forze sul territorio, importanti arerie cittadine come Via Marina, Via Galileo Ferraris, Corso Arnaldo Lucci e la centralissima Piazza Garibaldi, restano perennemente bloccate. Lì, trovare un vigile, sembra quasi un miracolo. Sembrerebbe, ma è tutto da verificare, che la presenza dei vigili sia maggiore nelle strade dello shopping: da Via Toledo a Piazza Dante, con numerose pattuglie che presidiano la zona e diversi agenti che transitano per il controllo degli ambulanti che abusivamente occupano la strada. Resta scontato ed ovvio che i poveri vigili urbani, in quelle strade, magari a discapito d’altre, ci vengono mandati. Allora sorge spontaneo riferirsi a chi è responsabile della dislocazione dei caschi bianchi sul territorio e non degli stessi che fanno il proprio duro dovere.

A risentirne sono, infatti, proprio piazza Garibaldi e Via Marina. La prima, col nuovo dispositivo di traffico, vive il caos a tutte le ore.

È un vero caos, non riusciamo a circolare con facilità grazie a questa nuova viabilità che ci tiene bloccati in questo inferno di divieti e nuovi sensi di marcia”, ha commentato un automobilista inferocito.

E poi: “È troppo caotico, per arrivare qui da via Galileo Ferraris ho impiegato tre quarti d’ora E ancora adesso non riesco a capire quale sia il percorso più agevole da seguire”.

Per non parlare di Via Marina e del nuovo piano che De Magistris vorrebbe realizzare in una delle principali arterie cittadine che, per adesso, è conosciuta solamente come strada delle buche e del degrado. Cambierà mai qualcosa?

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