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Covid: Situazione critica negli ospedali di Napoli

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Ph. Fabio Sasso/F.P.A.
Ph. Fabio Sasso/F.P.A.

Zuccarelli, Ordine dei medici di Napoli: “Roma decida per una misura drastica”

“Il dilagare della variante Omicron ha messo in ginocchio ospedali, ambulatori studi medici e rete dell’emergenza, e ciò che emerge oggi e’ solo la punta dell’iceberg. Entro una settimana o due al massimo, se non si interviene adesso, rischiamo di vedere a Napoli cio’ che purtroppo abbiamo visto in Lombardia due anni fa”, lo ha affermato Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici del capoluogo campano.

“La situazione per gli ospedali di Napoli legata al Covid 19″ è critica – continua Zuccarelli – molto peggiore di quanto possa apparire, abbiamo bisogno di aiuto e ne abbiamo bisogno ora”. Affermazioni che Zuccarelli ha reso dopo un confronto con i colleghi in servizio nelle principali strutture ospedaliere cittadine e della provincia. Medici universitari, medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, medici del 118 e medici impegnati in ogni altro ambito sono ormai sottoposti ad uno stress non più gestibile, a suo avviso.

“Ne’ all’indomani del primo lockdown, né nel corso della seconda e terza ondata – sottolinea Zuccarelli – la nostra situazione e’ stata tanto grave, e ora rischiamo di perderne il controllo. La grande capacita’ infettiva del virus sta facendo ricadere sui pronto soccorso e sulle terapie intensive un numero “enorme” di accessi che il sistema sanitario regionale “molto presto non sarà in grado di gestire”.

Intanto Asl e strutture ospedaliere, visto l’incremento dei casi Covid, stanno provvedendo a riconvertire interi reparti per metterli a disposizione delle degenze Covid. Sono state sospese le attività’ ambulatoriali e gli interventi chirurgici non urgenti. Sospesi ferie e permessi. Una situazione che deve spingere il governo a prendere “misure drastiche “. “Ciò che si decide oggi – ricorda Zuccarelli – avrà effetto a distanza di 10 o 15 giorni. Se vogliamo evitare il peggio, e’ bene che si intervenga subito. Vi prego, non metteteci in condizione di dover applicare il codice nero”.

 

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