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DE MAGISTRIS: LE BANCHE COLLUSE?

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NAPOLI. Il sindaco di Napoli è stato protagonista dell’incontro sul tema “banche” organizzato dall’Associazione demA, nello splendido scenario di Villino Manina situato nel quartiere Vomero.
Al dibattito hanno partecipato anche Vincenzo Imperatore, autore del libro “Io so e ho le prove”, il presidente del Centro Commerciale Vomero Arenella, Vincenzo Perrotta e Giuseppe Sottile di Banca Etica.
Il primo cittadino ha menzionato alcuni episodi della sua carriera da magistrato in cui indagando sui rapporti tra banche e mafia è spesso saltato fuori che la ‘ndrangheta o la camorra riuscissero ad ottenere informazioni privilegiate dagli organi bancari interni, su soggetti ed aziende in difficoltà.
“Nel Comune di Napoli alcune società partecipate corrispondevano alle banche interessi che andavano dal 27% fino al 30%”, dichiara de Magistris.
Il primo cittadino ha sollevato il problema della mancanza di una grande banca del Sud ed in particolare della città partenopea, in quanto il Banco di Napoli è solo rimasto un nome, mentre di fatto i vertici sono di Torino.
Il gruppo suddetto finanzia la Scala di Milano con una cifra che si aggira tra i 4 e i 5 milioni di euro l’anno, invece al San Carlo il medesimo gruppo elargisce solo 100/150 mila euro l’anno.
“L’associazione demA ha scelto la Banca Etica per il proprio conto per l’offerta di una garanzia d’investimento sicuro”,conclude il sindaco.

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