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E’ il solito Napoli a Metà

1985

Napoli – Il Napoli, grazie ad una prodezza di Insigne ed un vincente inserimento di Hamsik, batte il Torino, restando in scia di Juventus, Inter e Fiorentina.Gli azzurri dominano la prima frazione di gara, con ben quattro palle-gol nei primi quindici minuti e meccanismi funzionanti alla perfezione; nel secondo tempo il calo con difficoltà nel gestire la palla e nel ripartire

Vittoria troppo sofferta considerando l’avversario, buono ma non irreprensibile, ed il fatto che si giocasse in casa.

C’è chi incolpa le ferie “natalizie” troppo lunghe che “spezzano” il ritmo del campionato; non è totalmente errato.

Già Sarri, in più occasioni, si era dogliato di questo break  eccessivo: non si può non condividere perchè, posto il doveroso rispetto per le festività del Natale e del Capodanno con le rispettiva vigilie, è difficile comprendere perché nel weekend del 2-3 gennaio non si sia giocato.

Ma il problema non è solo questo: è dal primo tempo con l’Inter che il Napoli non brilla più.

Nel secondo tempo i nerazzurri in dieci dominarono e rischiarono di pareggiare al San Paolo; la domenica successiva il Napoli, mai sceso in campo, fu annullato dal Bologna al Dall’Ara; con la Roma al San Paolo, azzurri mai veramente pericolosi; a Bergamo, grande ripresa dopo un primo tempo opaco e ieri col Torino ancora Napoli bello a metà.

Forse gli azzurri ci hanno abituato troppo bene fino a dicembre, quando vincevano innanzitutto sul piano del gioco, senza mai soffrire.

Fatto sta che nelle ultime cinque gare il Napoli ha preso sei gol, nelle precedenti dieci solo due; e quand’ anche non stravinceva in termini di risultato, mai rischiava qualcosa o temporeggiava nei minuti finali per preservare il punteggio.

Molteplici le cause: calo fisico di alcuni uomini; minor concentrazione e cattiveria; ansia di dover vincere; schemi ormai prevedibili e scarsa possibilità di ovviarvi vista la minore qualità delle alternative.

C’è bisogno che il mister, uomo intelligente e preparato, studi degli accorgimenti ma, ancor più, c’è bisogno che la società completi la rosa perché quando gli undici titolarissimi mancano o non sono in condizione il Napoli ne risente paurosamente, soprattutto al centro del campo.

Può sembrare assurdo criticare una squadra seconda in classifica, ma è solo per il bene del Napoli

Sir Winston Churchill diceva:La critica può non essere piacevole, ma è necessaria. Compie la stessa funzione del dolore nel corpo umano. Richiama l’attenzione su uno stato malsano delle cose. Se è ascoltata in tempo, il pericolo può essere evitato; se viene messa da parte, si può sviluppare un morbo fatale.”

Il mercato è aperto, il tempo c’è.

di Mario Civitaquale

 

 

 

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