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Il COMICON è uno stato d’animo: il ritorno in fiera dopo due anni di pandemia

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Foto di Valentina Mazzella.

NAPOLI – Spiegare cosa significhi per i cosiddetti “comiconiani” tornare in fiera dopo più di due anni di pandemia non è difficile, ma di certo richiede tante parole. Il Napoli COMICON oggi è un evento di rilevanza internazionale che ospita ogni anno migliaia e migliaia di visitatori. Lo sappiamo, ma non è sempre stato così. Ad esempio, quando fu organizzato la prima volta presso Castel Sant’Elmo nel 1998, lo scopo era quello di creare un’occasione fisica in cui gli appassionati del fumetto potessero radunarsi. E per molti anni il COMICON ha continuato a rappresentare questo: un evento piuttosto “di nicchia” per tutti coloro che condividevano degli “interessi da nerd”: i manga, gli anime, i fumetti americani e non, i videogiochi, il cinecomics, il cosplay, il Giappone e l’Asia.

La situazione è iniziata a mutare soprattutto nel 2012 quando la fiera già iniziò ad avvertire l’esigenza di spostarsi presso la spaziosa Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta per accogliere un bacino di utenti molto più esteso. Da qui in poi potremmo parlare di un vero boom! In pochissimi anni il Napoli COMICON ha superato i 150mila visitatori, accogliendo ormai non più solo “gli appassionati veraci”, ma anche innumerevoli curiosi e visitatori attirati dall’inconfondibile atmosfera dell’evento. Ecco allora che, in poco più di vent’anni, la fiera ha cessato di essere un semplice raduno per giovani e qualche adulto “dagli interessi nerd ben definiti”.

Foto di Valentina Mazzella.

I manga, gli anime, i fumetti americani e non, i videogiochi, il cinecomics, il cosplay, il Giappone, l’Asia,e serie-tv e tutto quello che è possibile approfondire in occasione del Napoli COMICON sono diventati presto oggetti di interesse abbastanza condivisi. Un mondo, che un tempo era “di nicchia”, è riuscito a diventare “di tendenza e di moda” nei giovani delle ultime generazioni. È probabilmente la rivincita dei nerd del 2022. Gli stereotipi sono stati scardinati e si va verso una realtà di maggiore apertura verso le varie forme di arte e comunicazione.

Tuttavia per i “comiconiani”, i visitatori abituali e fedeli da anni e anni, non è cambiato molto. Per loro il COMICON non è semplicemente una fiera a cui si va per dare una sguardo agli stand e fine. Il Napoli COMICON per molti è un’esperienza capace di evocare alla memoria mille ricordi. È un luogo di incontro, confronto e dialogo. È un luogo di spensieratezza, creatività, approfondimento, cultura, curiosità e divertimento. Luogo di risate ed emozioni dove nascono amicizie e alle volte anche amori. È un’esperienza in cui per quattro giorni i visitatori si sentono parte di un unico grande evento. Nessuno è davvero solo in mezzo alla folla perché si è tutti lì per gli stessi interessi e le medesime passioni. Il COMICON è proprio come Napoli: non è una fiera, ma uno stato d’animo. È un sentimento. 

Di Valentina Mazzella

 

 

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