di Mario Civitaquale
Napoli Il Napoli si trova ad affrontare il Torino al San Paolo dopo due buone prestazioni in trasferta.
Allo 0-0 di Firenze, strettissimo agli azzurri, è seguito il 3-1 di Zurigo che ha permesso di fatto agli uomini di Ancelotti di ipotecare il passaggio agli ottavi di Europa League.
Prestazioni accomunate da due fattori.
Innanzitutto il rapporto tra palle-gol create e realizzazioni effettive, nettamente sfavorevole alle seconde.
Ed infatti, il Napoli negli ultimi 180 minuti giocati, ha creato la bellezza di dodici palle-gol limpide, mettendo tuttavia a segno soltanto tre gol peraltro tutti contro il modesto Zurigo.
Ma questo è un problema risolvibile considerando le capacità realizzative degli attaccanti azzurri che hanno finora abituato bene i tifosi.
Il secondo dato che ha caratterizzato entrambe le prestazioni da ultimo effettuate è la mancanza, come il pane, di un regista.
Spesso ha accorciato Insigne, impostando dalla metà campo.
Altre volte ci ha pensato Allan, che tuttavia è uomo di rottura e ordine ma non di grandi verticalizzazioni.
Ci ha provato Fabian, ma in quel ruolo è ancora da registrare.
Lo spagnolo infatti è sicuramente un talento. Ma innanzitutto deve ancora maturare è poi appare il perfetto prototipo della mezzala, capace di inserirsi e concludere o di mettere il compagno davanti la porta.
Stesso discorso per Zielinski, che ha trovato a sinistra la sua consacrazione, con cavalcate palla al piede e penetrazioni continue in area di rigore.
Pertanto, posto che lo stesso Diawara appare per lo più un centrocampista di rottura e peraltro nemmeno un titolarissimo, il Napoli si scopre senza regista.
Hamsik, ceduto frettolosamente, appariva l’unico capace di illuminare la manovra con verticalizzazioni di taglio campo e congiunzione melodiosa tra difesa e attacco.
Il regista più arretrato Albiol, starà fuori almeno due mesi, e dei difensori è l’unico con capacità di impostazione.
Questo può costituire un problema, specialmente in certe partite quando le fasce saranno occluse e lo spazio per il contropiede difetterà.
Sicuramente Hamsik ha chiesto la cessione, sicuramente è un affare per la dirigenza ma, considerati anche i problemi di Albiol, una squadra come il Napoli, in lotta per il secondo posto (perché è chiaramente così) e per l’Europa League poteva e doveva aspettare giugno.