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Napoli Il Napoli strapazza anche il Cagliari e fa en plein in campionato: sette vittorie su sette match disputati. Un record assoluto per gli azzurri.

Praticamente al San Paolo non c’è mai stata partita, con i partenopei che ad inizio secondo tempo erano già 3-0.

Ma già dal primo minuto di gioco c’è stata un’unica squadra in campo.

Certo era il Cagliari, certo magari non è il match che può rappresentare una cartina tornasole. Vi è però la percezione che il Napoli quest’anno sia seriamente l’anti-Juve

Aspettando i veri test match con Roma e Inter, dopo la sosta per le nazionali, gli uomini di Sarri hanno dato sinora una prova di forza incredibile.

Alla stesura dei calendari si era detto che il Napoli potesse vincere le prime sette partite. Ma nessuno, neanche i più ottimisti, ci credeva veramente.

Vero che Cagliari, Verona, Spal e Benevento sono poca roba. Vero anche però che gli azzurri hanno espugnato due campi quest’anno più ostici che mai, annientando Bologna e Lazio, ed hanno battuto un’Atalanta che ad oggi, dato anche il percorso europeo degli orobici, è tutt’altro che uno sparring partner.

Ciò che colpisce però del Napoli è la straordinaria ed assoluta supremazia sull’avversario di turno, completamento annichilito, reso inoffensivo, fino quasi a demotivarlo totalmente.

Dello spettacolare gioco offensivo dei partenopei se ne parla ormai da anni.

Quello che sembra essere mutato è l’atteggiamento della squadra: mentalità, convinzione di portare a casa il risultato, maturità. Atteggiamento da grandissima squadra.

Anche i meccanismi e le sinergie difensive appaiono notevolmente migliorate, sia per la crescita dei singoli sia per un ingranaggio ancora più “oliato” da Maurizio Sarri.

Sintetizzando:  se il singolo di turno non sbaglia, se non c’è l’errore di distrazione, la disattenzione, il passaggio “folle”, il Napoli non prende gol.

E’questa la differenza con le altre big. Inter, Roma e addirittura la Juve sembrano concedere agli avversari più palle-gol del Napoli.

Ma questo concetto va chiarito meglio.

Se si contano le palle-gol concesse dal Napoli, o gli stessi gol subiti dagli azzurri, derivano tutti da errori dei singoli. Le palle-gol concesse dalle dirette rivali derivano invece da errati movimenti di reparto, di posizionamento, di schema.

Il Napoli invece, come squadra, come reparto, come posizione in campo sbaglia raramente.

Inoltre è una delle poche squadre in Europa che appare divertirsi giocando.

E allora che il Napoli giochi, che si diverta, che faccia divertire. Sullo scudetto però gli azzurri tornano seri. La sensazione è infatti che per il tricolore non stiano affatto scherzando

di Mario Civitaquale

 

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