Home Cronaca IN UNA DESOLATA DOMENICA DI AGOSTO HO GUARDATO DRITTO NEGLI OCCHI IL...

IN UNA DESOLATA DOMENICA DI AGOSTO HO GUARDATO DRITTO NEGLI OCCHI IL MALE

1832

NAPOLI – Domenica due agosto nei pressi di piazza Cavour è accaduta una cosa orrenda: un cane che veniva tenuto legato fuori al balcone è caduto dal secondo piano, fortunatamente è è stato soccorso dall’ASL veterinaria del frullone. Le persone della zona inorridite da ciò hanno chiamato i carabinieri della sezione Stella, i quali sono stati costretti a sfondare la porta del padrone del cane che si rifiutava di aprire. Una volta entrati hanno assistito a uno scenario da film dell’orrore: all’interno dell’abitazione vi era un altro esemplare di pastore legato anch’esso, diversi gatti, un numero indefinibile di volatili in gabbie sporche e esposte al sole torrido di questi giorni, spazzatura e cumuli di escrementi accatastati ovunque per casa – Il tutto è documentato fotograficamente dai carabinieri – . i vicini mi hanno raccontato che esasperati dal cattivo odore che emana l’abitazione hanno fatto diverse denuncie sia all’ASL che alle forze dell’ordine senza mai avere un riscontro oggettivo. I vicini raccontano ancora, che Il padrone degli animali è un ex dentista con evidenti segni di disagio mentale, che vive in queste condizioni da diversi anni, e che possiede un terreno a Castellammare di Stabia in cui vi sono cani tenuti in pessime condizioni, tra i quali alcuni deceduti da tempo. La mia lettera è un accorato appello alle forze dell’ordine e ai servizi sociali e alle istituzioni di intervenire una volta per tutte, è impensabile che in un’abitazione vi sia un lager in cui gli animali sono alla mercé di una persona in gravi condizioni psichiche e che il vicinato debba convivere con i lamenti e il puzzo nauseabondo. Non possiamo permettere che delle bestie innocenti siano privati della dignità e costretti a vivere degli ergastoli bianchi in cui ogni giorni sono oggetto di maltrattamento, sottraendoli a ciò che è di più naturale per un animale: una passeggiata, un luogo pulito e l’affetto di una famiglia. L’ASL che professionalmente si sta prendendo cura del pastore ha dichiarato di aver aperto un’indagine, ma sino ad oggi gli animali sono ancora li, in balia di questo mostro sottratti dai diritti più fondamentali di qualsiasi essere vivente: la dignità.

di Lady AR

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here