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MERCATO NAPOLI FRA PRESENTE E FUTURO

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Mario Civitaquale

Napoli Si è concluso questa settimana il calciomercato del Napoli. Ci si aspettavano almeno tre innesti nell’immediato; ma non è arrivato nessuno.

Ed ecco le critiche.

Ma sono davvero meritate?

Si è sempre parlato di un terzino che sostituisse l’infortunato Ghoulam.

Ma, a parte il fatto che l’algerino tornerà fra circa un mese, Mario Rui ha risposto bene. E cosi anche Maggio.

Pertanto scartati gli acquisti che, dato il costo, potevano essere considerati investimenti futuri come Versaljko e Darmian, quasi impossibili da prendere, comprare un terzino migliore di quelli in rosa era complicato.

Stesso discorso per la punta centrale che rimpiazzasse Milik.

Il polacco tornerà anche lui tra poco più di un mese.

Prendere un secondo centravanti in una squadra il cui gioco non lo prevede, una sorta di Pavoletti-bis, avrebbe avuto poco senso.

Ciò che realmente occorreva era un esterno d’attacco per far rifiatare Callejon e Insigne.

Caratteristiche: bravo a giocare da entrambi i lati, conoscitore dei metodi di gioco di Sarri per essere pronto subito, disposto al sacrificio in fase difensiva e conscio che avrebbe giocato circa 10 partite tra campionato e coppe.

Un unico candidato: Simone Verdi.

E il Napoli ha fatto di tutto per prenderlo, disposto ad accettare anche il tira e molla del ragazzo, fino alla mortificazione del “grande rifiuto”.

Perso Verdi, gli altri, con tutto il rispetto dovuto, servivano a poco. Politano non ha la tecnica di Verdi, Deulofeu è un individualista, Farias non è un profilo da Napoli.

Quindi non sembra possano muoversi grosse critiche agli azzurri. Se non, forse, l’ essersi dovuti muovere prima per convincere Verdi.

Ma è sul futuro che il Napoli deve riflettere.

Innanzitutto, i partenopei devono riiniziare a comprare all’estero; in Italia tra squadre che alzano la posta arbitrariamente ed altre che “si intromettono”  negli affari altrui, è diventato complesso  portare a termine trattative a prezzi giusti.

Inoltre il Napoli deve creare squadre satellite in cui far crescere i giovani e da cui pescare i talenti. La Juve insegna.

Infine gli azzurri devono cominciare a puntare su qualche parametro zero; giocatori di esperienza in un momento di appannamento potrebbero beneficiare dell’aria di Napoli e della cura Sarri.

Pertanto pazienza per questo mercato invernale andato così. Ma a giugno bisogna tornare grandi anche negli affari.

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