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Moira Orfei si è spenta, ma "lo spettacolo continua". Oggi i funerali a San Donà di Piave

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BRESCIA – Al sentir parlare di circo ed elefanti è innegabile che il pensiero collettivo corra subito a lei, Moira Orfei, da sempre regina indiscussa degli ambienti circensi italiani. Purtroppo da domenica 15 novembre il suo trono è libero perché l’artista si è spenta nel cuore della notte all’età di 83 anni. Già esamine è stata ritrovata la mattina seguente dai familiari nel suo lussuoso caravan in sosta a Brescia, dove la donna si trovava per l’ennesimo spettacolo in programma. Giovedì 12 era stata dimessa dalla Poliambulanza di Brescia, dove era stata ricoverata la domenica precedente. Poi probabilmente un malore nel sonno.
Per ricordarla quale miglior modo se non il ripercorrere rapidamente i punti salienti della sua vita così ricca di traguardi, passione e pettegolezzi? Magari soffermandoci sulle curiosità. Ebbene: figlia d’arte dei circensi Riccardo Orfei, noto come clown Bigolon, e Violetta Arata, Moira Orfei è nata il 21 dicembre del 1931 in provincia di Udine e battezzata col nome di “Miranda”. Soprannominata da tutti “Mora” per la sua carnagione scura e gli occhi neri, avrebbe poi scelto per sé più in là nel tempo di chiamarsi Moira su consiglio di Dino De Laurentiis, nome con cui noi tutti oggi la identifichiamo.
Crescendo all’ombra del tendone del piccolo circo di suo padre, non c’è di che stupirsi se già a sei anni ebbe modo di esibirsi come cavallerizza, per poi destreggiarsi in seguito come trapezista, acrobata e domatrice di elefanti. Tra una tournee circense e l’altra, da giovane, la sua bellezza prorompente non tardò a farle ottenere degli importanti ruoli da attrice nel cinema, permettendole di recitare in ben 47 film. Dalle commedie ai kolossal all’italiana, Moira sembra non essersi lasciata scappare davvero nessuna opportunità. Tra alcuni titoli ricordiamo: “Signore & Signori”, “Straziami, ma di baci saziami”, “Totò e Cleopatra”, “Profumo di donna” e alcune pellicole degli anni ’60 e ‘70 incentrate sui personaggi di Maciste e Ursus. Tra le ultime apparizioni “Vacanze di Natale ‘90” e “Natale in India” in cui interpretava se stessa. Tutte occasioni che le hanno dato modo di lavorare accanto a veri professionisti come Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Nino Manfredi, Totò e la coppia Ciccio Ingrassia e Franco Franchi e con le regie di Lattuada, Visconti, Germi e De Sica. Da alcuni di questi attori ha alle volte raccontato di essere stata a suo tempo anche corteggiata, precisando addirittura come il più sfrontato di tutti fosse stato il nostro Totò che, a detta sua follemente innamorato, le avrebbe un giorno proposto addirittura un appartamento in cambio di sole carezze su un letto.
Un personaggio assolutamente singolare che ricordiamo anche e soprattutto per il suo look eccentrico: il trucco pesante e sgargiante, le ciglia finte, i nei marcati, le lunghe unghie laccate e soprattutto i capelli corvini raccolti in alto e coperti da un turbante, la celebre acconciatura che l’ha contraddistinta per decenni, anch’essa consigliata come il nome da Dino De Laurentiis. Una circense doc che aveva sempre fatto del circo e del relativo nomadismo il teatro della sua vita: dal battesimo dei suoi figli, avvenuto in una gabbia delle tigri, alla sua enorme casa mobile ampliabile da ferma di svariati metri in larghezza e lunghezza. Ciononostante si era sempre conservata modesta e dichiarava ogni volta di essere una persona semplice e alla mano: “Sotto il trucco, nient’altro che una brava signora”. Eppure mai d’accordo sono stati su questo punto molti animalisti e persone sensibili ai diritti degli animali che per le sue attività da addestratrice di elefanti, cavalli, tigri, foche e colombi l’hanno sempre additata come una sorta di incarnazione del male che drogava e maltrattava le povere bestie, accuse da cui Moira in vita si è sempre difesa energicamente senza lasciarsi intimorire.
La camera ardente è stata inizialmente allestita nella sua casa mobile. Lunedì mattina la salma è stata trasferita. Oggi, mercoledì 18 novembre, i funerali si sono tenuti alle ore 15:00 nel duomo cittadino di San Donà di Piave, la cittadina del Veneziano presso cui la famiglia circense ha residenza e a cui Moira era tanto legata da sceglierla come natale dei suoi figli. Dopo la celebrazione verrà cremata e seppellita nella tomba di famiglia nel cimitero del paese. Nella cittadina è già in programma l’intenzione di dedicarle una via e di allestire nella residenza degli Orfei un museo. Nel frattempo la tournee in Lombardia non si è fermata, neanche la sera della scomparsa. I suoi figli, i nipoti e tutto il circo, nonostante il grande dolore nel cuore, continueranno a esibirsi fino a Milano perché “Moira non avrebbe voluto: lo spettacolo deve continuare”.

di Valentina Mazzella

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