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Mozzarella di bufala campana Igp: accordo commerciale tra Ue e Cina

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Cozzolino, europarlamentare PD: “Un grande risultato per la nostra mozzarella”

Mentre a Bruxelles erano in corso i negoziati sul Recovery Fund, il Consiglio Ue ha dato il nulla osta per la firma di uno storico accordo bilaterale tra Ue e Cina che garantisce la protezione di 100 prodotti agroalimentari Igp (indicazioni geografiche protette) dell’Ue sul mercato cinese e di 100 prodotti Igp cinesi sul mercato Ue. Nella lista, che include prodotti proventi da tutta Europa, non potevano mancare le eccellenze italiane, le più numerose. Sono ben 26, infatti, i nostri prodotti con indicazione geografica protetta, tutelati sul mercato cinese, tra cui la mozzarella di bufala campana.

Andrea Cozzolino, europarlamentare e responsabile nazionale della coesione territoriale del PD, ha espresso entusiasmo per il risultato raggiunto e in una nota ha dichiarato: ”Oggi la Commissione europea ha reso noti i dettagli dell’importante accordo commerciale con la Cina, un mercato da 4 miliardi di consumatori: si tratta del primo importante accordo commerciale bilaterale firmato tra l’UE e la Cina che garantirà 100 Igp agroalimentari dell’UE, tra questi la mitica mozzarella di bufala campana”.

Un accordo che consente di tutelare maggiormente i prodotti Igp dal rischio di contraffazione e che porterà indubbi vantaggi commerciali ai produttori, considerando che la Cina è per l’Ue il secondo paese di destinazione dell’export agroalimentare, con una domanda di cibo e bevande di alta qualità in forte espansione.

“Un grande risultato per la ‘nostra’ mozzarella”, ha aggiunto Cozzolino, “che dobbiamo a tutte quelle lavoratrici e lavoratori che si impegnano ogni giorno per garantire la qualità del prodotto. Lavoratrici e lavoratori che voglio ringraziare perché, anche durante l’emergenza covid, non hanno mai smesso di lavorare per garantire la filiera agroalimentare a tutti noi italiani. Questo riconoscimento è un premio anche per la grande dedizione e passione che ogni giorno i nostri agricoltori mettono nel loro lavoro”, ha concluso l’europarlamentare.

Ora l’accordo attende solo di essere approvato dal Parlamento europeo prima di entrare in vigore.

G.S.

 

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