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Napoli, parco Mascagna: dopo tre mesi solo degrado e abbandono

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L’assessore Santagada faccia chiarezza, sollecitando l’impresa appaltatrice

Il filmato realizzato stamattina: https://www.youtube.com/watch?v=XxiYjbijeFw

            “ Cresce il malcontento a Napoli per il verde pubblico negato. Ad aggravare la situazione di degrado e d’abbandono contribuisce notevolmente lo stato precario nel quale versano i pochi parchi e giardini pubblici presenti nel capoluogo partenopeo. Nell’ambito della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, con circa 120mila residenti, oltre al parco della villa Floridiana, la cui gestione è affidata al ministero della cultura e dove, grazie all’intervento del ministro Gennaro Sangiuliano, dopo lustri di abbandono, si sta procedendo a importanti lavori per restituire il parco borbonico agli antichi splendori, in attesa della costituzione del polo autonomo “Musei Nazionali del Vomero”, l’attenzione in questo periodo è focalizzata su un’altra area a verde pubblico, di competenza comunale, che, quando era aperta, era frequentata da tanti bambini accompagnati ma anche da numerose persone anziane. Si tratta del parco Mascagna, già conosciuto come giardini di via Ruoppolo, uno dei pochi spazi a verde pubblico, a disposizione dei residenti di un’area densamente popolata, a confine tra i due quartieri collinari, che, a seguito della disposizione dirigenziale, n. 10731_04 del 07/09/2023, fu chiuso “fino alla conclusione dell’intervento denominato: “Riqualificazione del Parco Mascagna”, lavori che benché siano iniziati dal 20 novembre dell’anno scorso, dunque tre mesi fa, procedono con una lentezza esasperante, suscitando le giuste proteste dei residenti, anche perché al momento non si vedono operai al lavoro “. A intervenire, ancora una volta, sulle annose vicissitudini del parco comunale in questione è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che da lustri segue le alterne vicissitudini di quest’area a verde, salita di recente alla ribalta delle cronache per le attività delinquenziali delle famigerate baby gang.

            ” I lavori in questione – puntualizza Capodanno -, affidati all’impresa Maiba S.r.l., per un importo di circa 238mila euro oltre IVA, sono iniziati il 20 novembre dell’anno scorso, e dovrebbero dunque concludersi entro il 19 marzo prossimo. Ma fino a questo momento, quando sono trascorsi ben 91 giorni dei 120 indicati nel cartello di cantiere, quindi il 75% del tempo concesso all’impresa esecutrice, per quanto è possibile osservare, si è proceduto solo all’abbattimento di numerose alberature, poste lungo il perimetro di recinzione, al punto che da più parti si è parlato di un parco trasformato in “cimitero degli alberi”. Del nuovo assetto che dovrebbe assumere il parco, così come indicato nelle planimetrie allegate al progetto, fino a questo momento non si è visto ancora niente, la qual cosa desta non poche perplessità e preoccupazioni, inducendo a immaginare che i tempi per la conclusione dei lavori potrebbero non essere rispettati, per la qual cosa il parco resterebbe chiuso oltre il tempo previsto e concesso “.

            Sulle questioni sollevate, Capodanno invita l’assessore al verde del Comune di Napoli, Santagada, a fare chiarezza, rendendo pubblico il cronoprogramma dei lavori con le tempistiche in esso indicate, e sollecitando l’impresa esecutrice, a incrementare le lavorazioni in modo da concluderli in tempi rapidi e comunque entro il termine contrattuale fissato.

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