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Napoli, rapinatore inseguito e ucciso da carabiniere.

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Cardito, corso Italia il luogo dove è stato ucciso un rapinatore

Un giovane rapinatore che insieme a dei complici aveva rapinato un automobilista è morto nella scorsa notte a Cardito, in provincia di Napoli. Si tratta Antonio Mannalà, 26 anni, napoletano residente ad Afragola (Napoli).

È stato raggiunto alla schiena da un colpo di pistola sparato da un Carabiniere che lo aveva inseguito intimandogli di sdraiarsi faccia a terra. Lo si apprende dai Carabinieri. Secondo la ricostruzione dell’Arma, il colpo è partito accidentalmente dalla pistola d’ordinanza. Il giovane aveva rapinato l’automobile, una Renault Clio, a una coppia di ventenni a Casalnuovo di Napoli. Il malvivente armato ha puntato la sua arma al viso della ragazza per costringere le vittima a scendere dalla vettura e uno dei altri due, prima di fuggire, ha anche palpeggiato la giovane.

C’è il filmato di un impianto di telecamere a circuito chiuso che ha ripreso le fasi finali dell’inseguimento di Antonio Mannalà. L’uomo, che avrebbe compiuto 27 anni il prossimo 7 agosto, era padre di tre figli, una bambina di sei anni e due maschietti più piccoli. Risiedeva nel rione Salicelle di Afragola (Napoli), teatro di numerosi episodi di criminalità. Le immagini, a quanto si è appreso, mostrerebbero il carabiniere che blocca il giovane, gli intima di sdraiarsi a terra e di mettere le mani dietro la schiena. Il militare a quel punto cerca di ammanettare il rapinatore tenendo contemporaneamente in pugno la pistola di ordinanza, dalla quale parte un colpo.

Il filmato sta per essere consegnato al procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, e al sostituto Federico Bisceglia, che lo valuteranno. All’attenzione dei magistrati anche la relazione di servizio del carabiniere che ha sparato e la denuncia dei due fidanzati vittime della rapina di Casalnuovo di Napoli.

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