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RaiUno, “La Storia”: tutti pazzi per Elio Germano

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SerieTV ‐ Dalla settimana scorsa RaiUno trasmette il lunedì, in prima serata, la fiction “La Storia”. La serie televisiva è stata diretta da Francesca Archibugi ed è naturalmente tratta dall’omonimo romanzo di Elsa Morante. La sceneggiatura è stata curata da Giulia Calenda, Ilaria Macchia, Francesco Piccolo e dalla stessa Archibugi. La trama racconta gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale e del successivo dopoguerra. Copre un arco di tempo che va dal 1941 al 1947. I fatti sono ambientati a Roma e riguardano dei personaggi in balia della macrostoria dell’epoca. La scelta del periodo di messa in onda non è casuale: gennaio è il mese dedicato alla commemorazione della Shoah.

“La Storia” vanta un cast fenomenale. Innanzitutto la bravissima Jasmine Trinca nei panni della protagonista Ida Ramundo, Francesco Zenga in quelli di Nino. Il notevole Valerio Mastandrea è l’oste Remo. Lorenzo Zurzolo interpreta Carlo Vivaldi/Davide Segre. Il napoletano Vincenzo Nemolato è Domenico. Nei prossimi episodi vedremo anche Asia Argento. Tutti di eccezionale bravura. Anche quelli non citati. Eppure una cascata di complimenti sul web celebra in particolar modo l’interpretazione di Elio Germano nel ruolo di Giuseppe Cucchiarelli. Sulla piattaforma X (ex-Twitter) il suo nome è volato in trend topic per gli innumerevoli commenti di apprezzamento a favore della sua performance.

Insomma, tutti pazzi per Elio Germano. Circostanza che in realtà non sorprende. Si tratta di una stima ampiamente meritata. L’attore si conferma, senza alcuna ombra di dubbio, il migliore attore dell’attuale scena cinematografica italiana. È opinione comune e largamente condivisa che, se fosse nato negli USA, probabilmente negli anni Elio Germano avrebbe già collezionato diversi premi americani tra i più ambiti. Oscar, Emmy e Golden Globes sarebbero stati più che legittimi in diverse occasioni di lavoro. Durante la sua carriera l’attore, infatti, ha mostrato più volte il suo indiscusso talento, la sua versatilità ed ecletticità.

In ogni film in cui appare, Elio Germano diventa una persona completamente diversa. Si potrebbe dire che sia “scontata” come capacità per qualcuno che di mestiere fa l’attore, ma sappiamo bene che non è sempre così. Letteralmente Germano costruisce ogni personaggio cambiando postura, mimica, voce e accento in modo magistrale. Ne “La Storia” ha dato prova di un’incredibile performance che a molti ha ricordato un ibrido tra Alberto Sordi, Roberto Benigni e l’incredibile Nino Manfredi che Elio Germano ha, tra l’altro, già portato sugli schermi con il film “In arte Nino” nel 2017.

Ricordiamo che l’artista ha esordito a soli dodici anni in “Ci hai rotto papà” nel 1993. Dopo aver studiato recitazione, ha raggiunto la notorietà nel 2007. Da allora continua a prestare il volto in innumerevoli opere per cinema, televisione e teatro. Ha vinto con successo diversi premi e riconoscimenti, italiani ed europei. Tra i titoli più recenti è particolarmente consigliato “Volevo nascondermi” in cui interpreta il pittore Antonio Ligabue, ruolo per cui ha ricevuto l’Orso d’argento come il miglior attore al Festival di Berlino 2020. Per trascorrere del tempo con spensieratezza suggeriamo, invece, “L’incredibile storia dell’isola delle Rose” (2020) oppure “Il giovane favoloso” (2014) a chi ama la letteratura italiana e l’insuperabile Giacomo Leopardi.

Di Valentina Mazzella

 

 

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