Home Cronaca Riforma Nordio: Gratteri, procuratore di Napoli: “Renderà i magistrati dei pavidi passacarte”

Riforma Nordio: Gratteri, procuratore di Napoli: “Renderà i magistrati dei pavidi passacarte”

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La visione del procurare di Napoli sulla riforma della giustizia: “Accorpare i tribunali e dare incarichi a giudici in pensione”

“Nessuna delle norme da ultimo approvate possono essere utili a migliorare la giustizia. Le pagelle sono dannose: i magistrati si preoccuperanno più di avere le carte in ordine che di fare giustizia”, queste le dichiarazioni del procuratore di Napoli Nicola Gratteri, in un’intervista al quotidiano La Repubblica , sulla riforma Nordio. “Queste riforme, un altro regalo alle correnti della magistratura e seguono la stessa strada della Cartabia, – aggiunge – ci consegneranno un magistrato burocrate, pavido e passacarte che perderà di vista il fine primario: fare una giustizia giusta. C’è da pensare che sia questo l’obiettivo”.

Gratteri poi si concentra sull’accorpamento dei tribunali e sull’innalzamento dell’eta’ pensionabile dei magistrati. “Serve riempire gli organici della magistratura – aggiunge Gartteri- accorpare i tribunali di piccole dimensioni, riportare a 75 anni, o almeno a 72, l’età pensionabile, limitare il numero dei magistrati fuori ruolo e dare a magistrati in pensione incarichi che, meglio e più di altri, potrebbero svolgere. Se un ministro può avere più di 75 anni, perché i magistrati in pensione non possono essere destinati alle commissioni parlamentari o alla scuola superiore della magistratura?”.

Per Gratteri inoltre la separazione delle carriere “è sbagliata da tutti i punti di vista” e sulle intercettazioni ribadisce “ Ho speso fiumi di parole per dire che non sono costose. Ci si vuole nascondere dietro questo argomento allo scopo di limitarne il più possibile l’utilizzo per i reati contro la Pa, ormai sempre più a braccetto con i reati di mafia”.

“Pensare che una misura cautelare debba essere emessa da tre giudici o che, prima di applicarla, l’indagato debba essere preventivamente interrogato – sottolinea il procuratore di Napoli Gratteri – è qualcosa che solo chi non frequenta i tribunali può ritenere utile e solo chi non conosce l’attuale stato della magistratura può ritenere praticabile”.

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