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Salviamo la palestra “Maddaloni”!

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Foto Fabio Sasso/FPA

Una delle vere speranze del quartiere di Gomorra

 

 

di Stefania Schiavi

 

Napoli – lo sport come modello di vita è lo slogan all’ingresso della palestra “Maddaloni” di Scampia che da anni è considerata un saldo punto di   riferimento per i ragazzi e per le famiglie del quartiere nel riconoscimento di spazi “sani ed adeguati” alla crescita dei propri figli. Lo stesso Ministro all’Istruzione Bussetti, ha più volte sottolineato l’importanza della pratica sportiva rammentando che “l’inattività fisica incide anche sui costi diretti e indiretti dell’assistenza sanitaria dovuti al negativo impatto sulla produttività e sugli anni di vita in buona salute persi”.

Nel Comune di Napoli, però dallo scorso luglio l’amministrazione cittadina ha iniziato ad inviare lettere di sfratto

tutte le società che gestivano strutture risultanti economicamente inadempienti.A sorpresa, tra i centri in elenco che potrebbe chiudere a fine mese, anche quello di Scampia nonostante le attività fossero state più volte anche pubblicamente elogiate. A fronte dello sfratto, comunicato dal comune di Napoli, l’appello del titolare Gianni Maddaloni alla sensibilità ed alle promesse del Sindaco e all’Assessore   ai Giovani ed al Patrimonio Alessandra Clemente, che hanno sempre manifestato disponibilità nei confronti di attività per l’avviamento dei giovani alla pratica dello sport come attività sociale particolarmente idonea per allontanare i ragazzi dalla “strada” soprattutto in aree tanto “difficili” e depauperate.

 

Napolisera.it si unisce all’appello per far sì che il centro “Maddaloni”, che non è solo una società sportiva ma un vero centro di raccolta sociale, possa essere messo in grado, da parte delle Istituzioni, di continuare la propria opera sul territorio per non deludere le speranze di vita di quanti hanno investito nell’obiettivo di poter offrire un futuro migliore a chi di fatto non può permetterselo.

 

 

 

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