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Scuola, in Campania riapertura posticipata al 24 settembre. La data sarà ufficializzata all’inizio della settimana prossima.

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Mancano 6.000 aule per accogliere gli studenti secondo la normativa anti Covid. Gli enti locali sono al lavoro per individuare spazi alternativi in teatri, cinema, musei e biblioteche. Una corsa contro il tempo.

Dopo Puglia, Abruzzo e Calabria, che hanno già ufficializzato la data della riapertura delle dell’anno scolastico 20/21 al 24 settembre, anche Campania e Basilicata pensano a un rinvio della riapertura delle scuola dopo il 20 Ssettembre, data in cui i cittadini sono chiamati alle urne per il referendum sul taglio dei parlamentari e le elezioni regionali.

L’orientamento a posticipare la data al 24 settembre e’ emerso nel corso delle riunione tenutasi ieri, 3 settembre, a Palazzo Santa Lucia, tra il governatore Vincenzo De Luca, l’assessore all’Istruzione Lucia Fortini, la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Luisa Franzese, l’Anci, i sindacati e l’Unità di Crisi per l’emergenza Covid-19. Durante il confronto tra le parti sono state evidenziate tutte le criticità ancora in piedi a pochi giorni dall’apertura dell’anno scolastico. Solo il 23,8 per cento del personale ha eseguito il test sierologico e ci sono forti ritardi nella fornitura di attrezzature ai plessi da parte del governo.

In una nota dell’Unita’ di crisi si legge: “alla luce di quanto emerso dalla verifica della situazione attuale in relazione al personale in servizio, alle aule, ai banchi, alle dotazioni di sicurezza, allo screening in corso sul personale scolastico, la Regione si riserva di ufficializzare all’inizio della prossima settimana, sulla base delle indicazioni espresse da tutti i partecipanti al tavolo, la nuova data di inizio delle lezioni in Campania, a tutela delle famiglie, degli studenti, e dello stesso personale scolastico”, conclude la nota.

La scelta di posticipare la data dell’avvio dell’anno scolatico era nell’aria da settimane da quando il governatore aveva apertamente criticato in diretta Facebook la scelta del Governo di riaprire le scuole una settimana prima delle elezioni e dopo voci e indiscrezioni, arriva la decisione che sarà resa ufficiale con delibera di Giunta solo all’inizio della settimana prossima.

Nel frattempo si attendono i materiali che il Commissario straoridinaro per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha promesso a ciascuna regione in vista dell’inizio dell’anno scolastico. ”La programmazione della distribuzione – ha detto Arcuri – prevede che nel mese di settembre venga soddisfatto tutto il fabbisogno delle scuole primarie dell’intero territorio nazionale (tranne una quota marginale destinata alle regioni che hanno fatto una richiesta significativamente maggiore, cioè Lazio, Campania e Sicilia) e degli istituti comprensivi di tutte le Regioni. Nello stesso mese di settembre sono state altresì avviate le consegne nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, a partire dalle aree più colpite dal Covid”. Per i nuovi banchi monoposto ”la distribuzione si concluderà entro la fine del mese di ottobre”. La Campania ha richiesto il 61% rispetto al numero totale degli studenti contro una media nazionale del 29 %.

Ma le criticità non finiscono qua. Sono seimila le aule che mancano all’appello. Un problema da risolvere al più presto perché è improbabile che i ragazzi indossino le mascherine per tutte le ore di presenza in aula, occore piuttosto assicurare il distanziamento di sicurezza. Gli enti locali sono al lavoro per individuare spazi alternativi, idonei ad accogliere gli studenti secondo la normativa anti Covid in cinema, teatri, musei e biblioteche. Sono al vaglio anche altre soluzioni come i doppi turni e la didattica a distanza o mista.

Ancora da completare l’assegnazione anche del personale scolastico aggiuntivo, ed è iniziata una corsa contro il tempo per perfezionarne le nomine entro l’apertura delle scuole. Un caos di difficile soluzione.

G.S.

 

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