Home Cronaca SICON 2015: RISANAMENTO DEI SITI CONTAMINATI IN ITALIA

SICON 2015: RISANAMENTO DEI SITI CONTAMINATI IN ITALIA

1400

TAORMINA. Il workshop che si sta svolgendo in Sicilia è un occasione di confronto tra gli operatori del settore, ma anche un’opportunità per i partecipanti di essere informati sulla situazione e lo stato delle bonifiche in Italia.
I punti su cui verte il programma riguardano l’analisi del sito, la messa in sicurezza e la bonifica di acquiferi e terreni contaminati, la bonifica dei sedimenti contaminati e dei siti minerari, nonché il recupero funzionale dei siti contaminati.
I casi analizzati sono stati proposti dai diversi enti, ANDIS (Associazione nazionale di ingegneria sanitaria-ambientale), GITISA (Gruppo italiano di ingegneria sanitaria-ambientale) e CSISA Onlus di Catania.
Dal punto di vista penale è necessario, per evitare che gli illeciti nelle attività di bonifica vadano in prescrizione, di revisionare la normativa.
E’ necessaria un’individuazione più chiara e netta di ruoli, compiti e responsabilità e l’alleggerimento del numero e del tipo di organismi preposti alle attività di recupero dei suoli.
E’ intervenuta anche l’on. Michela Rostan, deputata del Pd e membro della Commissione Bicamerale ed Inchiesta sui rifiuti, “semplificare e rilanciare la bonifica di siti strategici come Piombino, Porto Marghera, Bagnoli, Porto Torres, significa non soltanto investire sull’ambiente, recuperando pezzi importanti di territorio devastati negli anni addietro, ma vuol dire anche rimettere in moto economie locali, creare occupazione, opportunità di sviluppo per aree altrimenti destinate a morire”, ha dichiarato.
Al dibattito ha partecipato anche il Procuratore della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, il quale ha posto l’accento sulla necessità di semplificare il quadro di responsabilità e procedure delle bonifiche, per rendere più difficoltoso l’accesso agli investimenti da parte della criminalità organizzata .
Si auspica dunque ad un lavoro concomitante tra Governo e Parlamento per il rilancio dell’intero Paese.

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here