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“SOS PACE: io, gli altri e i sette colori dell’arcobaleno” – il grido di fratellanza attraverso l’arte

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ACERRA – Cosa e chi potrà salvare il mondo? Per l’artista francese Christophe Mourey sarà la bellezza a salvare il mondo. È l’arte che possiede questo potere: diventare veicolo di un potente messaggio di pace in questi duri tempi di guerra e dilagante cattiveria. È così nata l’iniziativa della mostra “SOS PACE – I colori della pace: io, gli altri e i sette colori dell’arcobaleno” allestita presso la “Sala dei Conti” del Palazzo Baronale di Acerra dal collettivo di arte contemporanea “cchiù Art” di cui Mourey è direttore artistico.

La mostra è stata aperta al pubblico dal 4 al 12 maggio con ingresso libero. Sono state esposte sessanta opere d’arte. Non solo quelle di artisti emergenti, ma anche lavori di nomi noti come Dalisi, Pablo Picasso (di cui è stata esposta una sua litografia), Cascella, Brachais, Emblema, Bonfanti e altri ancora. La mostra è stata realizzata grazie al Liceo de’ Liguori di Acerra e ha ricevuto il sostegno del territorio grazie alle presenze del Sindaco Raffaele Lettieri, del Vescovo Antonio Di Donna, del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris e del filosofo Aldo Masullo.

Lo scopo dell’evento è stato quello di sensibilizzare il pubblico su tematiche delicate di attualità. Una soluzione per educare attraverso l’immagine e le emozioni al dialogo, al confronto, al rispetto reciproco, alla tolleranza, alla pazienza, alla fratellanza, alla lealtà, alla democrazia, alla solidarietà e alla pace. Valori che oggi troppo spesso si preferisce nascondere sotto al tappeto perché dimenticarsi della coscienza è più facile per chi preferisce vivere nella prevaricazione e nell’egoismo. Ma che mondo sarebbe un mondo senza umanità? Senza amore e carità? Un mondo grigio. Perciò si punta su questa esplosione di colori e di arte, confidando nella speranza che si rivelino la giusta medicina per il cuore.

Testo e galleria foto di Valentina Mazzella:

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