Home Cronaca Terra dei fuochi: per la salvaguardia dell'ambiente nessun risparmio

Terra dei fuochi: per la salvaguardia dell'ambiente nessun risparmio

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NAPOLI – Agostino Pentoriero e Michela Rostan intervengono sulla questione.In un clima di massima allerta sulla questione Terra dei Fuochi e ambiente sembra doveroso in primis fare un inventario delle aree industriali abbandonate per poi effettuare controlli e verifiche circa la presenza di materiali pericolosi e nocivi. L’esistenza di manufatti in cemento genera apprensione e preoccupazione rispetto ai rischi per la salute che possono derivare dall’esposizione a fibre di amianto in essi contenute.
La proposta avanzata dal Consigliere metropolitano Pentoriero è quella dell’individuazione, supervisione e controllo dei siti industriali dimessi dell’area nord di Napoli.
“Abbiamo la necessità – spiega Agostino Pentoriero – che l’intera area a nord di Napoli sia sottoposta ad un controllo approfondito sulla questione affinché si possa fugare ogni dubbio circa la dannosità che eventualmente si potrebbe determinare per gli abitanti di questi territori nel caso di presenza di rifiuti e materiali tossici”.
Occorre tenere presente che il rischio dipende anche dalla probabilità di rilascio di fibre di amianto sia in aria che nel suolo. Per questo è necessario in ugual modo verificare anche lo stato di conservazione dei manufatti e delle stesse strutture costruite già dai primissimi anni ’60.
L’on. Michela Rostan, membro della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, è intervenuta in merito focalizzando l’attenzione su un punto ben preciso, la tutela dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente. :” Se ai siti industriali dismessi a nord di Napoli occorrono controlli che si facciano.  I piani di riqualificazione delle aree industriali dismesse di Bagnoli, Pompei, Giugliano sono necessari e doverosi ma non si possono trascurare le altre zone industriali abbandonate solo perché meno estese” aggiunge l’on.
Negli anni si è fatta meno netta la linea di demarcazione tra la zona industriale e quella urbana, è ragionevole dunque effettuare delle verifiche e fare in modo che le attività che le attività che vanno in questa direzione non si risparmino.

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