Home Cultura A “Detto Fatto” il tutorial sulla “spesa sexy”: trasmissione sospesa

A “Detto Fatto” il tutorial sulla “spesa sexy”: trasmissione sospesa

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A quanto pare questa volta la nota trasmissione di Rai2 “Detto Fatto” l’ha combinata grossa. Ieri, prima che la notizia passasse in secondo piano per la scomparsa di Maradona, non era possibile accedere ai social senza leggere un post di indignazione o un meme sarcastico che raccontasse la figuraccia fatta in diretta dal programma. Si sa, la produzione di “Detto Fatto” propone un target di intrattenimento leggero che mira a far sorridere gli spettatori, a permettere loro di evadere grazie a contenuti leggeri e spesso divertenti. Di certo anche questa volta il proposito era dei migliori quando la conduttrice Bianca Guaccero ha offerto spazio alla pole dancer Emily Angelillo per uno sketch in cui veniva spiegato in che modo una donna possa essere sexy e sensuale anche facendo la spesa, anche fra le corsie di un supermercato “come se si sfilasse su un palcoscenico”. Sicuramente l’intenzione del tutorial non era cattiva. Voleva probabilmente solo strappare un sorriso. Eppure sono stati commessi troppi errori.

“Detto Fatto” ha sbagliato la tempistica, i tempi, i toni e le modalità veicolando un messaggio mortificante per il ruolo della donna nella società di oggi. Ha sbagliato la tempistica perché proprio ieri, 25 novembre, era La Giornata contro la violenza sulle donne. Ha sbagliato i tempi perché proprio nell’ultima settimana si sta parlando animatamente della visione obsoleta che subordina la sessualità femminile a quella maschile. Menzioniamo infatti da una parte l’episodio di revenge porn subito dalla maestra di Torino e dall’altra la giovane diciottenne che è stata stuprata al party sesso e droga di Alberto Genovese. Purtroppo nella vita c’è bisogno di coerenza e i media non possono denunciare e condannare la violenza sulle donne, fisica e psicologica che sia, in tanti programmi e poi sessualizzare la stessa immagine femminile con toni ammiccanti a “Detto Fatto” come se nulla fosse. Bianca Guaccero si è prontamente scusata spiegando che si trattasse semplicemente di un siparietto comico. E sulla buona fede della produzione non abbiamo dubbi. Il problema sorge perché la società di oggi non è ancora pronta per cogliere l’ironia su un problema che è ancora largamente diffuso e avvertito. L’idea che la donna sia tenuta unicamente a fare la civetta sui tacchi per attirare lo sguardo degli uomini esiste ed è condivisa ancora da una buona fetta di pubblico come normalità. Un po’ come se fossimo ancora negli anni Cinquanta. Non tutti colgono il substrato sessista che vibrava fra un passetto e l’altro. E questo è quanto vanifica gli sforzi della lotta agli stereotipi di genere.

Pertanto i vertici della Rai hanno scelto di sospendere la trasmissione. Con fermezza l’amministratore delegato Fabrizio Salini ha dichiarato pubblicamente: “È un episodio gravissimo, che nulla ha a che vedere con lo spirito del Servizio Pubblico e con la linea editoriale di questa Rai”. D’altro canto va assolutamente ammesso che se una donna desiderasse essere sexy spingendo un carrello nel reparto detersivi saranno effettivamente cavoli suoi. Come sono scelte personali l’andare a una festa o l’inviare foto intime a un partner. Eppure sembra che ci debba sempre essere una doppia morale. Sulla polemica ha senz’altro soffiato il vento del “politicamente corretto a tutti i costi” che ha fomentato gli spiriti di protesta con un pizzico di ipocrisia. Tuttavia forse è anche giusto così. La verità è che abbiamo troppi paletti e costrutti mentali per i quali la società sbarella da un estremo all’altro. Banalmente dunque non siamo abbastanza maturi. Né per recepire bene la parità e né per cogliere l’ironia.

Di Valentina Mazzella

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